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Data di pubblicazione: 19 giugno 2007

Comuni depuntizzati

PoliziaMunicipale.it
Ci risiamo. In un periodo come questo, dove la percezione della situazione economica delle famiglie è sempre più drammatica, dove la pressione fiscale fa sempre più male ai cittadini, dove i Comuni, causa colpi di forbice sui loro bilanci, sono costretti ad inasprire la tassazione locale, è facile cavalcare l'onda e puntare il dito sulla categoria più malvista delle Pubbliche Amministrazioni periferiche, la Polizia Locale. La più mal vista proprio perché, a sua volta, è quella che direttamente (e visibilmente) mette le mani nelle tasche dei cittadini indisciplinati. Ed allora ogni due per tre viene pubblicata un'inchiesta, spesso inesatta o magari solo volutamente incompleta, per cavalcare questo malcontento, e mostrare una realtà che il più delle volte non è quella reale.

Così, dopo le varie battaglie sulle cosiddette "tasse occulte", frutto di apparecchi automatici per le rilevazioni delle infrazioni al Codice della Strada (come fosse un diritto sancito dalla Costituzione il passare col semaforo rosso od il superare i limiti di velocità), scopriamo che la colpa della scarsa efficacia della Patente a Punti, e come corollario di tutta la campagna di prevenzione per ridurre i morti sulle strade, è della Polizia Locale, che a quanto pare sarebbe reticente all'applicazione in toto delle Norme.
Ci riferiamo al recente "Viaggio nei comuni depuntizzati" dell'Espresso, che ha squarciato il velo sulla realtà delle Polizie Municipali, attraverso un dato (inquietante quanto inesatto) sull'effettivo numero dei comandi che effettuano le decurtazioni dei punti patente. Su 8157 Comuni in Italia, infatti, ben 4340 non avrebbero mai sottratto un punto dai documenti di guida dei contravvenzionati.

In realtà i nostri attenti lettori hanno immediatamente inviato alla nostra redazione delle precisazioni e delle spiegazioni per i dati pubblicati con troppa superficialità. Senza tener conto di casi limite come quello di Vibo Valentia, nel quale un trasferimento di sede ha semplicemente rallentato le procedure, il fatto che non risultino attribuite decurtazioni ad alcuni uffici non tiene conto delle convenzioni, per le quali un Comune si incarica di effettuare un determinato tipo di attività (tra cui la decurtazione dei punti) anche per i consociati, sottraendo così alla statistica i dati di questi ultimi.
Ma non è questa l'unica spiegazione. Sono infatti molti i piccoli comuni le cui risorse messe a disposizione per la propria Polizia Municipale sono troppo esigue per permettere questo tipo di operazioni, che sono laboriose ed anche costose. Ecco allora che gli operatori di turno devono necessariamente appoggiarsi ad entità esterne, come Carabinieri o altri Uffici.

Il fatto che fioriscano delle ditte come la Maggioli o la Open di Mirano, altro non è che la risposta del mercato all'esigenza di esternalizzare alcune funzioni o di utilizzare un software che permetta di risparmiare risorse umane, in realtà ridotte all'osso da bilanci comunali asfittici da una parte e dallo Stato dall'altra, che chiede agli operatori delle Polizia Locali di svolgere gli stessi compiti della Polizia di Stato, senza fornire gli strumenti necessari per farlo.

Questo è uno dei nodi fondamentali su cui dovrebbero concentrarsi le inchieste giornalistiche, e che è per lo più sconosciuto ai non addetti ai lavori. Le Polizie Municipali, purtroppo, non solo spesso non hanno accesso alle banche dati delle altre forze di Polizia, ma devono arrangiarsi chiedendo a Carabinieri o Polizia di Stato le informazioni di cui hanno bisogno, ma devono pagarsi (e salatamene) tutto quanto, anche le semplici visure delle targhe automobilistiche o i ponti per le radio di servizio. Si impegnano quotidianamente, orgogliosi della propria missione di prevenzione e tutela dei cittadini rispettosi delle regole, dovendosi inventare ogni giorno il modo per riuscire a fare tutto ciò, dibattendosi tra l'insufficienza dell'organico e dei fondi a loro disposizione. Questa sarebbe davvero un'inchiesta interessante. Un'indagine che dicesse, nei vari comandi, quante unità mancano alla dotazione organica minima fissata per legge, e quali sono le spese che le Polizie Locali sono chiamate a sostenere per svolgere le funzioni loro assegnate. Ma queste indagini, forse, non cavalcherebbero l'onda del malcontento della gente, e farebbero vendere qualche copia in meno.

Mavino Michele


redazione@poliziamunicipale.it

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Riportiamo qui di seguito alcune delle numerose segnalazioni pervenuteci in redazione, inviando chiunque possa fornirci un'ulteriore testimonianza a non esitare a farlo, inviando una e-mail a redzione@poliziamunicipale.it


Le precisazioni dei nostri lettori:

Aggiornamento del 21 giugno 2007:

Egregi colleghi,
sono il Comandante del Corpo di Polizia Municipale " Torre Judrio Natisone ( Servizio associato tra i Comuni di San Giovanni al Natisone - Premariacco - Buttrio e Corno di Rosazzo / Provincia di Udine ) .
Riprendendo l'inchiesta
dell' Espresso il maggiore quotidiano della provincia di Udine "Il Messaggero Veneto" ha pubblicato nell'edizione di Sabato 16/6 u.s in prima pagina ed a caratteri cubitali un'articolo - denuncia relativo al fatto che ben 68 comuni sui 137 della Provincia di Udine risulterebbero inadempienti sulla decurtazione dei punti - patente in conseguenza all'accertamento di violazioni al CdS.
Riporto per correttezza il titolo dell'articolo ( a piena pagina ) : " Flop dei punti patente : impunito mezzo Friuli " -- in regione esistono "
zone franche dove la polizia municipale non ha mai tolto punti a nessuno " .
L'articolo - come si può ben immaginare - è molto critico sull'operato della Polizia Municipale puntando l'indice su inefficienze , ritardi e sulla sola ed unica esigenza di " fare cassa " della polizia locale.
Nell'elenco pubblicato ( sia sull'Espresso che sul quotidiano locale in questione ) tra i Comuni " depuntizzati" ed omissivi vengono indicati anche il Comune di Corno di Rosazzo ed il Comune di Premariacco , associati in convenzione nel Corpo Itrecomunale che dirigo da sette anni.
E' del tutto evidente - come già segnalato da altri colleghi - che le comunicazioni all' anagrafe nazionale degli abilitati alla guida vengono invece puntualmente e correttamente effettuate utilizzando la connessione informatica " unica " del Corpo intestata al Comune capofila della convenzione , ovvero il Comune di San Giovanni al Natisone ove ha sede l'ufficio unico dell' associazione intercomunale e dove vengono espletate tutte le procedure amministrative di gestione delle sanzioni per tutti i Comuni convenzionati ( quindi sia per Corno di Rosazzo che per Premariacco ) , così come d'altronde comunicato a suo tempo al CED del Ministero Infrastrutture e Trasporti già al momento della richiesta di abilitazione ( anno 2003 ) per il Corpo Intercomunale stesso ; dunque nessuna omissione , nessuna ritardata comunicazione ,nessun " buco nero ".
Per correttezza , per siprito istituzionale e per ragione della realtà ho pensato di inviare subito una mia nota di chiarimento al Direttore del quotidiano " Messaggero Veneto " che però alla data attuale non è stata pubblicata e che per completezza Vi allego.
Cordiali Saluti

Cap. GALLIZIA Fabiano

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Sono un collega che ha lavorato dal 2004 al 2006 nei comuni di Terrassa Padovana e Agna (PD)ed avevo la responsabilità dell'ufficio di Polizia Locale.
Ho letto con stupore l'articolo pubblicato dall'Espresso e presente nel Vostro sito dove si evidenziano le carenze di molti comandi a non addottare le norme previste per la patente a punti. Inoltre, resto basito dal fatto che 4340 comuni non hanno mai comunicato al ministero la decurtazione dei punti.

Spinto da curiosità ho scaricato il file excel e ho notato con rammarico che nella lista "nera" c'erano pure i miei comuni e molti altri comuni limitrofi. Ho dedotto che il dato non sia giusto: infatti i miei comuni, oltre che i comuni di Bagnoli di sopra, Arre e Tribano (tutti e cinque i comuni presenti nella lista) sono convenzionati con il comune di Anguillara Veneta: tale comune ha la gestione informatica delle contravvenzioni e gestisce l'inserimento dei punti al ministero per i comuni convenzionati (inserimento costantemente effettuato). Così, ho notato che quasi tutti i comuni della provincia di Padova presenti nella lista "nera" sono tra loro convenzionati, associati con unioni o altro: deduco che il dato della lista sia di gran lunga non corretto.

L'errore di lettura del dato è il seguente: l'inserimento viene fatto con la password unica, (nel caso dello scrivente l'inserimento viene fatto dagli operatori di P.L. del Comune di Anguillara Veneta) nonostante che nelle fasi di inserimento si specifichi il luogo dell'avvenuta violazione al cds.
Il problema quindi non è dei programmi, ma nel software del ministero che non da giusta lettura ai dati forniti.
Spero che la mia spiegazione sia stata chiara.
Porgo distinti saluti
Diego Broggiato

polizia.locale@comune.terrassa.pd.it
polizia.municipale@comune.agna.pd.it
diego.brg@libero.it


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Come accaduto al collega del Veneto, anche noi rileviamo che nell'elenco è compreso il Comune di Benna (BI), mentre questo comune è convenzionato con Vigliano Biellese dal quale, attraverso il Comando P.M., partono le segnalazioni al Ministero per la decurtazione dei punti.
La considerazione finale è questa: ben vengano le critiche sui servizi della pubblica amministrazione e molto di quanto scritto nell'articolo dell'Espresso è stimolante e condivisibile ma!...Anche l'articolo stesso è figlio di quanto rimane di questa Nazione. La pubblica amministrazione funziona male e spreca risorse; è un fatto. I giornalisti cercano la vendita comunque vada, verificando scarsamente le notizie; è un altro fatto. Così, alla fine,la notizia diventa meno buona, perde efficacia. Proprio come la pubblica amministrazione.
Cari saluti.
Il Comandante Palmino Camerlo


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Avendo fatto un veloce scorrimento nell'elenco dei comuni che " non hanno mai comunicato una Sola decurtazione dei punti della patente" ho scoperto che è inserito il Comune di Seprio (CO), tale comune era un'associazione dei seguenti comuni Mozzate - Carbonate - Locate Varesino, associazione sciolta nel lontano 1954 (millenovecentocinquantaquattro), per la richiesta dei certificati di nascita delle persone nate all'epoca nel Comune di Seprio ci si deve rivolgere al Comune di Carbonate (CO) che gestisce tuttora la succitata anagrafe.
Nessuno dei tre Comuni dell'ex Serpio risulta inadempiente per la decurtazione punti.
Essendo un responsabile della Polizia Locale, ma sopratutto un residente in uno dei Comuni dell'allora associazione dei comuni del Seprio, mi disgusta sapere che alcuni giornalisti d'assalto non verifichino l'attendibilità di quanto scritto.
Preciso che il comune di Cislago, per il quale sono il responsabile della Polizia Locale, non è inserito nell'elenco pubblicato.
Mauro Seveso - Responsabile Polizia Locale Cislago



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A seguito dell'inchiesta dell'Espresso vorrei comunicarvi che , in provincia di Varese, il comune di Lozzo non esiste in quanto confluito nel comune di Veddasca, il comune di Venegono è stato diviso in due comuni distinti Venegono Inferiore e Venegono Superiore.
Cordiali saluti
Guido Odoni
Marchirolo



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Sono un agente di P.L. dell'Unione dei Comuni "Città della Riviera del Brenta" tra Dolo e Fiesso d'Artico... Ho letto l'articolo e posso confermarvi che le infrazioni accertate a Fiesso d'Artico vengono gestite interamente dal Comando unico di Dolo (VE). Per altre info contattatemi pure qui.
Ag. Martignon L.




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Nell' elenco dei comuni che non hanno mai effettuato una decurtazione, punti è stato inserito per la provincia di Varese , anche "
Val Marchirolo" , questo comune era stato composto dai comuni di Marchirolo e Cugliate Fabiasco, dal 1928 e sino al 1955 , da quella data non esiste più!!!!!
P.S. la dicitura esatta era
Valmarchirolo e non Val Marchirolo!!!!
Cordiali Saluti
Agente I. di P.L. Odoni Guido



Il comune di Dezzo di Scalve in provincia di Bergamo non ha comunicato decurtazioni di punti dalla patente in quanto con R.D. del 8 dicembre 1927 n. 2775 il comune in questione, con capoluogo in Dezzo, è stato unito al Comune di Colere (BG).
Cordiali saluti.
Ottoboni Claudio



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Egregi colleghi,
sono un agente di Polizia Locale del Comune di BRUSSON (AO).
Leggendo l'elenco dei Comuni citati dall'Espresso,
ho notato che alcuni di questi ( per quanto riguarda la regione Valle d'Aosta)
non esistono:

ALEIN - CHALLANT - GRESSONEY - MONTEGIOVET - RHEMES - VALDIGNA D'AOSTA - VALGRISENCE - VALSAVARENCE;
altri invece sono "storpiati":
è stato riportato GRESSONAY SAN YEAN mentre il Comune è GRESSONEY SAINT JEAN;
è stato riportato MONTGIOVET mentre il Comune è MONTJOVET;
è stato riportato VALTOURNENCE mentre il Comune è VALTOURNENCHE;
POSSOBILE CHE
CHI HA FORNITO L'ELENCO, NON CONOSCA I NOMINATIVI DEI COMUNI ITALIANI?
MA DOVE VIVIAMO?
UN MINIMO DI CONTROLLO, SOPRATTUTTO DA PARTE DI
CHI HA FORNITO I DATI!!!!!!!!! (
GOVERNO ITALIANO? )
BUON LAVORO A TUTTI.

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