Data di pubblicazione:
29 luglio 2006
Confederali avanti tutta
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
Roma, 27 luglio 2006
Al Ministero degli Interni
Al Presidente della Conferenza delle Regioni
Al Presidente dell’UPI
Al Presidente ANCI
Oggetto: richiesta di incontro
Sin dall’inizio della legislatura, abbiamo evidenziato la necessità dell’apertura di un tavolo di confronto capace di favorire una seria e costruttuiva discussione sulle tematiche attinenti l’assetto legislativo degli operatori della Polizia Locale.
Al momento, nonostante le importanti ricadute che tale problematica ha nelle politiche integrate di sicurezza urbana, non sono pervenuti i necessari segnali di concreta disponibilità al di fuori della riunione avuta con la Conferenza delle Regioni il 4 luglio us., nel quale abbiamo confermato la sostanziale condivisione della proposta di legge di Regioni, ANCI e UPI.
Permangono, in assenza della definizione del problema, le contraddizioni connesse al proliferare di leggi regionali spesso tra loro contrastanti che amplificano nei Corpi di Polizia Locale i problemi connessi alla mancata chiarezza di ruolo- compiti -funzioni, con un palese peggioramento delle condizioni di lavoro.
Tutto ciò, trova altro motivo di confusione in presunte dichiarazioni di esponenti dell’ANCI che attestano la volontà di sostenere lo stravolgimento della Polizia Locale ( e quindi della sua professionalità centanaria), con il sostegno al suo inserimento nella legge 121/81.
La Polizia Locale è una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle città ed un patrimonio delle collettività locali, la sua specifica professionalità è un perno su cui garantire la vivibilità ed il rispetto della legalità, quale pratica comune e quotidiana per tutti i cittadini.
E’ grave che, invece, di confrontarsi sulla riforma, sui modelli organizzativi necessari ad esaltare la capacità investigativa della Polizia Locale nelle materie ad essa demandate dalla legge, sui percorsi professionali, sulle tutele in materia previdenziale, assistenziale ed infortunistica, si parli di destrutturare e depotenziare questo settore.
Per questo sollecitiamo con urgenza , nell’interesse di lavoratori e cittadini,l’apertura del confronto ed in particolare la definizione di un tavolo che sia rappresentatativo di ANCI-UPI-Regioni dichiarando sin d’ora l’indisponibilità ad accettare dilazioni che facciano passare anche questa legislatura senza che si sia fatto chiarezza sulle problematiche sul tappeto.
CGIL FP CISL FP UIL FPL
CRISPI ALIA FIORDALISO
Al Ministero degli Interni
Al Presidente della Conferenza delle Regioni
Al Presidente dell’UPI
Al Presidente ANCI
Oggetto: richiesta di incontro
Sin dall’inizio della legislatura, abbiamo evidenziato la necessità dell’apertura di un tavolo di confronto capace di favorire una seria e costruttuiva discussione sulle tematiche attinenti l’assetto legislativo degli operatori della Polizia Locale.
Al momento, nonostante le importanti ricadute che tale problematica ha nelle politiche integrate di sicurezza urbana, non sono pervenuti i necessari segnali di concreta disponibilità al di fuori della riunione avuta con la Conferenza delle Regioni il 4 luglio us., nel quale abbiamo confermato la sostanziale condivisione della proposta di legge di Regioni, ANCI e UPI.
Permangono, in assenza della definizione del problema, le contraddizioni connesse al proliferare di leggi regionali spesso tra loro contrastanti che amplificano nei Corpi di Polizia Locale i problemi connessi alla mancata chiarezza di ruolo- compiti -funzioni, con un palese peggioramento delle condizioni di lavoro.
Tutto ciò, trova altro motivo di confusione in presunte dichiarazioni di esponenti dell’ANCI che attestano la volontà di sostenere lo stravolgimento della Polizia Locale ( e quindi della sua professionalità centanaria), con il sostegno al suo inserimento nella legge 121/81.
La Polizia Locale è una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle città ed un patrimonio delle collettività locali, la sua specifica professionalità è un perno su cui garantire la vivibilità ed il rispetto della legalità, quale pratica comune e quotidiana per tutti i cittadini.
E’ grave che, invece, di confrontarsi sulla riforma, sui modelli organizzativi necessari ad esaltare la capacità investigativa della Polizia Locale nelle materie ad essa demandate dalla legge, sui percorsi professionali, sulle tutele in materia previdenziale, assistenziale ed infortunistica, si parli di destrutturare e depotenziare questo settore.
Per questo sollecitiamo con urgenza , nell’interesse di lavoratori e cittadini,l’apertura del confronto ed in particolare la definizione di un tavolo che sia rappresentatativo di ANCI-UPI-Regioni dichiarando sin d’ora l’indisponibilità ad accettare dilazioni che facciano passare anche questa legislatura senza che si sia fatto chiarezza sulle problematiche sul tappeto.
CGIL FP CISL FP UIL FPL
CRISPI ALIA FIORDALISO
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