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Data di pubblicazione: 13 settembre 2004

Quex e PM di Caorle: case history di successo

PoliziaMunicipale.it
Caorle è una cittadina del Veneto affacciata sull’Adriatico e, come in tutte le realtà turistiche, la Polizia Municipale è chiamata a garantire condizioni di legalità e sicurezza per i tanti ospiti che durante il periodo estivo ne affollano le spiagge.
Facciamo quattro chiacchiere con il comandante Armando Stefanutto, per sapere come è stata adeguata l’organizzazione del servizio alle esigenze della comunità.

Comandante, con quale organico la PM di Caorle, affronta i problemi di viabilità e sicurezza, che una stagione turistica necessariamente comporta ?
“L’organico è di 26, tra agenti e graduati, che diventano 37 con gli stagionali nel periodo estivo. Abbiamo anche tre accertatori della sosta. I carichi di lavoro sono comunque notevoli, visto il massiccio afflusso di turisti, molti dei quali provenienti da Austria e Germania. Senza contare poi le operazioni di contrasto e repressione al commercio abusivo dei vu-cumprà extracomunitari.”

Tutto ciò che ripercussioni ha avuto sull’organizzazione di lavoro?
“In primis ne ha risentito l’attività di verbalizzazione, che è in diretta correlazione con l’aumento del traffico viabilistico dovuto ai flussi turistici. E non è solo un problema di quantità, ma anche di qualità, considerato che le procedure per le notificazioni all’estero sono aggravate rispetto a quelle ordinarie.”

Come avete risolto queste difficoltà ?
“Adeguando il sistema di
data-entry alle mutate esigenze, ma in modo da non stravolgere il sistema attuale, per non aggravare ancora di più il personale con i costi, in termini di sacrificio, che l’introduzione di una nuova tecnologia spesso comporta. La scelta di Quex è stata consequenziale a questa premessa di fondo. La penna ottica ci ha permesso di convertire i verbali in formato digitale immediatamente, già durante la fase dell’accertamento, e di accorciare i tempi nelle procedure di gestione ed elaborazione dei verbali, sgravando il personale interno dai compiti di
data entry.”

Il personale come ha reagito a questa novità?
“Molto positivamente, “risponde Stefanutto ”gli agenti sono stati responsabilizzati sul fatto che, con la penna digitale, alla normale attività di verbalizzazione si aggiunge, in maniera trasparente ed invisibile all’operatore, un’attività di
data-entry. Comunque per loro dal lato pratico non è cambiato nulla, visto che Quex funziona come una normalissima penna a sfera e il trasferimento dei dati dalla penna ai data-center avviene tramite una normale connessione ad Internet oppure attraverso un telefono cellulare, via GPRS e connessione bluetooth, tecnologie che molti agenti già usano tutti i giorni nella loro vita quotidiana”

Si può già fare un bilancio sull’utilizzo di Quex?
“Anche se lo usiamo solamente dal mese di luglio possiamo dire che il bilancio è assolutamente positivo, Quex ci ha permesso di fare un salto di qualità nelle procedure inerenti alla verbalizzazione, adesso in formato elettronico in tutte le fasi, senza rinunciare alla comodità che in talune occasioni può fornire anche il supporto cartaceo”
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