Accettazione dell'assunzione
Un Comune, mediante convenzione con altro Ente, ha ottenuto l’autorizzazione ad attingere a graduatoria già formata per l’assunzione di un operatore di Polizia Locale e, a seguito della stipula dell’accordo, ha preliminarmente contattato in via informale, senza alcun atto ufficiale, il primo candidato utile in graduatoria, il quale ha manifestato disponibilità.
Successivamente l’Amministrazione ha trasmesso al medesimo, tramite PEC, formale richiesta di accettazione della nomina in ruolo, stabilendo un termine perentorio di dieci giorni per la trasmissione della dichiarazione di accettazione e precisando che, decorso inutilmente tale termine, la mancata risposta sarebbe stata considerata rinuncia con conseguente decadenza da ogni diritto all’assunzione.
Il candidato ha riscontrato la comunicazione entro i termini, ma limitandosi a scrivere “La ringrazio, aspetto vostri aggiornamenti, a presto”, senza sottoscrizione nominativa né esplicita dichiarazione di accettazione, circostanza che, unitamente ad alcune perplessità sopravvenute circa l’idoneità del soggetto, induce a chiedere se l’Ente debba ritenersi giuridicamente vincolato all’assunzione ovvero se, in caso di comunicazione negativa, il candidato possa sostenere in sede legale la validità della risposta resa via PEC quale formale accettazione, e, viceversa, se tale risposta, pur non rispettando in alcun modo i requisiti espressamente richiesti dall’Amministrazione, possa comunque essere interpretata come manifestazione idonea di volontà all’assunzione oppure debba considerarsi tecnicamente inidonea e quindi da scartare a priori.
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