Autofficina itinerante
Nel corso di un’ispezione commerciale, si è accertata la presenza di un’officina di riparazione autoveicoli, sita nel cortile di pertinenza dell’abitazione del titolare.
La particolarità è che l’attività, esiste ed è iscritta presso la Camera di Commercio competente, ma con indicazione della seguente attività prevalente: “ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE AUTOVEICOLI PER IL SETTORE MECCATRONICO IN FORMA ITINERANTE (OFFICINA MOBILE) LIMITATAMENTE AL TERRITORIO DI …(è indicato questo Comune)”.
Dall’ispezione è del tutto evidente come l’officina sia fissa e non itinerante: presenza di n. 6 autoveicoli e n. 6 motoveicoli, sul posto contemporaneamente in riparazione; n. 2 veicoli sollevati su n. 2 ponti installati fissi nel cortile; presenza di un cumulo di circa 40/50 pneumatici da smaltire; presenza di numerose parti di autoveicoli a terra nel cortile; presenza di n. 4 carrelli porta-attrezzi professionali.
Inoltre, nella SCIA di inizio dell’attività, a suo tempo presentata, non è stata barrata la casella relativa all’attività di gommista.
Si chiede quali siano le eventuali violazioni commesse in questa circostanza e in particolare se vi siano gli estremi per la contestazione della violazione di cui al comma 1, dell’art. 10, della Legge n. 122/1992, oppure quelli previsti dal comma 2 del medesimo articolo.
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