Propaganda elettorale

Buongiorno, si chiede se sia o meno lecito l'utilizzo nell'ambito di un banchetto-gazebo politico (durante il periodo di propaganda elettorale) di un autoparlante-megafono da parte del soggetto-autorizzato alla posa del gazebo stesso. Premesso che nulla dispone in merito il nostro regolamento comunale in materia di propaganda politica, nè altro nostro regolamento comunale, si precisa che si era anche provato a richiedere alla Prefettura-Ufficio Elettorale, che però di fatto nulla ha espresso in merito. Nemmeno la consueta circolare ministeriale-prefettizia che è pervenuta, connessa alla disciplina della propaganda politica per le prossime elezioni, nulla dispone in merito, citando unicamente l'art. 7 della legge 135/75 per l'utilizzo di altoparlanti sui mezzi mobili (il gazebo politico non è mezzo mobile...). Nello specifico, si era chiesto alla stessa: "Facendo seguito a colloquio telefonico odierno, ero a porvi il seguente quesito, ovvero si richiede se lo scrivente ufficio (fermo restando che, peraltro, la nostra Amministrazione comunale ha espresso verbalmente parere contrario all'accoglimento dell'istanza in oggetto) debba accogliere o meno l'allegata istanza qui pervenuta con prot. n. .....del.... da... (referente lista.....), riferita all'utilizzo di mezzi di diffusione sonora durante l'occupazione di suolo pubblico con gazebo per propaganda politica per il giorno .....p.v. e alla ns precedente autorizzazione prot. n. ...del ...(cfr. allegato)...Infatti, l'art. 7 della legge 130/75, testualmente dispone che durante detto periodo l'uso di altoparlanti su mezzi mobili e' consentito soltanto per il preannuncio dell'ora e del luogo in cui si terranno i comizi e le riunioni di propaganda elettorale e solamente dalle ore 9 alle ore 21,30 del giorno della manifestazione e di quello precedente, salvo diverse motivate determinazioni piu' restrittive adottate da parte degli enti locali interessati, relativamente agli orari anzidetti. Parrebbe (ma forse siamo noi che interpretiamo erroneamente la norma) quindi che il divieto-limitazione statale di utilizzo degli altoparlanti riguardi unicamente l'utilizzo degli stessi sui mezzi mobili.. Si allega documentazione pertinente e si richiede vs cortese parere-riscontro, ringraziandovi anticipatamente." La prefettura aveva in merito (di fatto NON) risposto, indicandoci testualmente: "Si fa riferimento alla nota mail in data ..... con la quale è stato chiesto in merito alla possibilità di predisporre un gazebo elettorale . Come è noto, l'art. 6, comma 1, primo periodo, della Legge 4 aprile 1956 nr. 212, così come modificato dall'art. 4 della Legge 24 aprile 1975 nr. 130, vieta dal trentesimo giorno precedente la data fissata per le elezioni (e cioè da...) ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sede dei partiti. Pertanto, si ritiene che possa essere consentita l'utilizzazione delle suddette strutture a fini elettorali solo a determinate condizioni: a) tali strutture non devono presentare raffigurazioni, fotografie, simboli, diciture o colori che direttamente o indirettamente richiamino formazioni politiche o candidati;b) all'interno o all'esterno di tali strutture non devono essere esposte bandiere o affissi drappi, striscioni, manifesti e quant'altro sia riconducibile a forme di propaganda elettorale a carattere fisso, in violazione degli articoli 6, primo comma e 8, terzo comma, della Legge nr. 212/1956, e successive modificazioni. In sostanza, si ritiene che, ferma restando la disciplina sull'occupazione dagli spazi pubblici, tali strutture possano essere utilizzate per un più agevole esercizio delle forme di propaganda consentite dalla legge quali, ad esempio, la distribuzione di volantini o altro materiale di propaganda...."

Precisando che quindi a ns parere non risultano norme statali di divieto di utilizzo di "megafoni-altoparlanti-mezzi di diffusione sonora" in un gazebo elettorale si chiede vs prezioso ausilio-supporto giuridico per conferma o meno della nostra opinione in merito.