Violazione del regolamento comunale - diffida

Buongiorno,
volevo sottoporre alla Vostra attenzione il seguente quesito.
Il comune ove opero ha un regolamento comunale di Polizia Urbana e Rurale il quale prevede che all'art. 8, intitolato "pulizia e manutenzione delle aree verdi", il proprietario di un fondo o terreno incolto ha l'obbligo di mantenere lo stesso in condizioni decorose, effettuandone periodicamente la manutenzione, la pulizia, lo sfalcio dell'erba e delle ramaglie, evitando accumuli di materiali e rifiuti di qualsiasi tipo. Per questo tipo di violazione, il trasgressore può estinguere l'obbligazione con il p.m.r. di _ 150,00 (min.75,00-max.500,00) e inoltre deve ripristinare lo stato dei luoghi in quanto tale regolamento, oltre a prevedere una sanzione principale (pecuniaria), prevede anche quella accessoria (rimozione del materiale tramite sfalcio dell'erba e pulizia generale dell'area). Sempre tale regolamento inoltre prevede che se il trasgressore non adempie a quanto intimato in verbale di contestazione con la sanzione accessoria, il Responsabile del Servizio procede con una diffida, nei modi e termini di legge, da notificare al trasgressore. In caso di inadempienza anche verso la diffida, seguirà altro verbale di _ 160,00 nonché è previsto il ripristino dello stato dei luoghi a opera del Comune salvo rivalsa delle spese sostenute tramite titolo ingiuntivo.
La mia domanda è questa: qualora il trasgressore non ottemperi a quanto intimato nella diffida, il Comune (più specificatamente gli operai) può entrare nella proprietà del trasgressore anche senza che questi abbia dato il suo consenso essendo l'area interessata recintata e chiusa da un cancello o serve un "mandato" (come sostiene al bar il trasgressore!)?
E' comunque possibile procedere secondo quanto sopra descritto?
Per l'inadempienza alla diffida, il trasgressore deve essere denunciato all'A.G.?
Cordialmente si ringrazia della risposta che vorrete darci.