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21 giugno 2012

Ordine scritto di rettifica verbale

Si pone il seguente quesito:


Allo scrivente ufficio sono pervenute numerose richieste scritte (debitamente protocollate) da parte del Sindaco il quale chiedeva di far rispettare una Ordinanza Sindacale riguardante lo sfalcio dell'erba. In tali ordini di servizio si menzionava un generico "degrado" delle aree in questione, lamentato da molti cittadini, facendo però verbalmente riferimento allo sfalcio dell'erba. Il Comando scrivente provvedeva a sanzionare tutti i lotti presenti nell'area indicata dal Sindaco, menzionando il protocollo della relativa segnalazione di servizio all'interno dei verbali, all'esclusivo fine di rafforzare il valore probatorio del verbale alla luce dell'imput fornito dall'Organo Politico.


A seguito delle proteste di un cittadino sanzionato, il Sig. Sindaco chiedeva a mezzo scritto la rettifica del verbale, eliminando il riferimento alla propria segnalazione, la quale era a suo dire riferita ad un solo lotto e non a quelli contigui. Il sottoscritto Responsabile rispondeva a mezzo scritto asserendo che non si voleva procedere a tale rettifica poiché il verbale era scaturito proprio da tale ordine di servizio, visto che se la segnalazione riguardava "la zona artigianale" non si poteva omettere di sanzionare i lotti contigui ove si presentava la medesima problematica. A tale rifiuto conseguiva una Direttiva di Servizio da parte del Segretario Comunale, il quale ordinava agli agenti di rettificare in autotutela il verbale eliminando "la menzione all'ordine di servizio n. prot. del Sindaco" che poteva rappresentare un potenziale falso in atto pubblico, paventando altresì delle sanzioni disciplinari.


Si chiede pertanto:


1) Visto che l'ordine iniziale era ben chiaro (seppur non indicante in modo chiaro il lotto di terreno in questione ma indicando la zona artigianale), se gli scriventi debbono procedere a rettificare il verbale rischiando di inficiarne il valore probatorio omettendo di riportare la segnalazione dell'Organo politico a sua volta portavoce del malcontento dei cittadini oppure se i verbalizzanti debbano mantenere il verbale così come formulato esponendosi ai provvedimenti disciplinari del caso.


2) Se sono ravvisabili violazioni di Legge in tali ordini scritti da parte del Sindaco e del Segretario Comunale, cercando di indurre la modifica di un atto redatto da agenti di Polizia Locale, od se è errato il comportamento dei verbalizzanti.

Si ringrazia della collaborazione

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