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03 luglio 2014

Ruolo del sindaco o assessore delegato alla polizia locale

Premesso che:


- con delibera di G.C. di settembre 2006 il Comune ha proceduto alla variazione alla pianta organica del personale dipendente, istituendo il settore polizia locale e amministrativa (il servizio di polizia locale era incardinato nel settore segreteria - affari generali) prevedendo n. 1 posto in cat. D e n. 3 posti in cat. C.;


- che a dicembre 2006, il sottoscritto, cat. D per passaggio ex comma 1, lett. a, code contrattuali, a seguito di mobilità volontaria è stato assunto e gli è stata attribuita la posizione organizzativa;


- da allora, al sottoscritto q.f. D4, è stata sempre attribuita la posizione organizzativa.


Premesso che:


- con delibera di G.C. del 2007, a seguito di accordo, è stato istituito l'orario di servizio settimanale del personale pari a 36 ore così distribuito:


- da lunedì a sabato, 6 ore al giorno, tutte le mattine, con orario 07.30/13.30;


- da lunedì al sabato, per 4 pomeriggi, con orario 13.00/19.00;


- sostanzialmente ciascun operato deve svolgere servizio settimanale prestando attività in 4 mattine e 2 pomeriggi.


Lo scrivente intende innanzitutto far chiarezza: tra la nuova amministrazione (precedentemnete all'opposizione) e il sottoscritto non c'è tanta sintonia (qualche anno fà il sottoscritto ha denunciato alla procura della repubblica un tizio che oggi ricopre la carica di assessore e braccio destro del sindaco e, forse, qualcuno vuole farmela pagare). Dal 26 maggio 2014, giorno dopo l'elezione, il nuovo sindaco ha prorogato i decreti di posizione organizzativa in essere, tra cui anche il mio, fino al 30 giugno e poi fino al 30 luglio. Non si sa nulla cosa succederà dopo.


In questi giorni, il consigliere delegato alla sicurezza e alla protezione civile (maresciallo dei cc in congedo - già comandante della stazione nel mio stesso paese) ha trasmesso al sottoscritto una direttiva con la quale dispone, in sana pianta, senza alcun preavviso, una nuova articolazione dell'orario di servizio, cioè da lunedì al sabato orario continuativo dalle ore 07.30 alle ore 19.30, dettando altresì, sebbene ad esempi indicativi, l'operatività del personale (indicando obiettivo del servizio, orario di espletamento, mezzi da usare, ed altro), la distribuzione del personale durante la giornata (due al mattino e due al pomeriggio e così via) e chiedendo addirittura di conoscere preventivamente la programmazione dei servizi su base settimanale per la valutazione e approvazione.


Sono sconcertato. Credo, a questo punto, che il consigliere voglia vestire la mia divisa e quindi comandare il settore (solo per inciso, comunico che nel corso dell'ultima amministrazione quando il consigliere vestiva ancora la divisa dell'arma, il sottoscritto e il personale dipendente è stato insignito di n. 2 encomi da parte della giunta comunale e di n. 1 encomio da parte del consiglio comunale per importanti attività di polizia giudiziaria).

Chiedo, con preghiera, che mi venga data una esaustiva risposta su quanto segue:
- fermo restando l'orario di lavoro istituito con delibera di G.C. nel 2007 e di quanto disposto dal vigente regolamento per l'organizzazione ed il servizio di polizia locale dove si dice "l'orario normale di servizio è basato, come quello degli impiegati degli uffici amministrativi, da svolgersi, di massima, in un solo turno, per una nuova articolazione dell'orario ordinario di lavoro si dovranno interessare le organizzazioni sindacali? L'orario ordinario di lavoro dovrà essere istituito a mezzo di determinazione dirigenziale o delibera di G.C.? I turni, così come prospettati dal consigliere, dovranno essere retribuiti ai sensi dell'art. 22 del CCNL 14.9.2000?
- per ovvie esigenze organizzative e di personale (ad esempio il sottoscritto Comandante, ai sensi del vigente regolamento per l'organizzazione ed il servizio di polizia locale può svolgere turni propri, specie al mattino per il pubblico; ad un agente, da ultima visita medica effettuata nel Comune, gli è stato riconosciuta una idoneità parziale con limitazione evitando attività esterne per tempi prolungati, poi ci sono e ci saranno le ferie e le malattie) si può opporre alla richiesta di istituire turni giornalieri?
- come ribadito dalla Cassazione - sez. lavoro, sentenza maggio 2006, si chiede se al sottoscritto, passato nella categoria D ai sensi del comma 1, lett. a) dove viene conseguentemente attribuito il profilo specifico di "responsabile dei servizi di polizia municipale e locale", debbano comunque riconoscere la responsabilità del settore senza trasferirla o cercarla altrove ovvero dal personale dipendente (tutti in cat. C) o addirittura da altri settori.
- Infine, quella più importante, si chiede se il Sindaco oppure l'assessore o consigliere delegato possono, ai sensi dell'art. 2 legge 65/86 (se ancora vigente), rivestire ruoli di responsabilità operativa all'interno del comando, impartendo direttive specifiche e periodiche e vigilando sull'espletamento del servizio, oppure, come si crede, se il Comandante debba solo rispondere dell'addestramento e della disciplina del personale. Si vuole rammentare, da ultimo, il costante orientamento del Consiglio di Stato (sentenza n. 2607 del 14/05/2013, sez. V, e n. 3236 dell'11 giugno 2013) da cui si disciplina che il Comandante della Polizia Locale deve avere la qualifica di vigile urbano, ha la responsabilità del Corpo e ne risponde direttamente al Sindaco e, in merito a ciò, si chiede se tale chiosa debba intendersi e riferita anche al responsabile di un servizio di polizia locale composto da 4 unità, compresa il responsabile.
Al fine di riscontrare la direttiva del consigliere si chiede di ricevere risposta quanto prima.
Grazie infinitamente, grazie infinitamente, grazie infinitamente.


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