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29 marzo 2008

Variazione orario di lavoro

Il normale orario lavorativo è articolato, da decenni, su 2 turni - mattina e pomeriggio - di 6 giorni lavorativi (lunedì al sabato)  con riposo alla domenica. In questo giorno, il turno festivo è comunque garantito da 5 operatori (3 al mattino e due al pomeriggio) che hanno sempre usufruito del riposo al sabato precedente. 
Per razionalizzare l'uso delle ore starordinarie, parecchio richieste ogni domenica, il Dirigente, su spinta dell'Assessore alla P.L. ha proposto all'A.C. una modifica del numero di operatori presenti la domenica in servizio ordinario (da 5 ad 8) variando di conseguenza le domeniche lavorate da 1 ogni 4 ad 1 ogni 3,  concedendo a chi dovesse essere di servizio anche un riposo diverso dal sabato durante la settimana precedente (al lunedì, al mercoledì ed al giovedì) in quanto il servizio al sabato non sarebbe garantito se tutti riposassero quel giorno.
E' altresì stato proposto un ampliamento del "nastro orario" di servizio  durante la settimana (lunedì-venerdì) per 3 operatori, i quali inizierebbero mezz'ora prima al mattino, terminando mezz'ora prima, così come per altri 3 operatori del turno pomeridiano, che inizierebbero e terminerebbero il turno mezz'ora dopo.
Il Dirigente ha dato di ciò avviso alle OO.SS. come previsto dalla contrattazione.
Sono sorte ora diatribe tra colleghi  che richiederebbero azioni di forza contro l'Amministrazione in quanto, a loro dire, la stessa non potrebbe variare tale orario arbitrariamente, senza di fatto concedere nulla di economicamente valido in cambio.
Talaltri hanno persino evidenziato dubbi sull'obbligatorietà del servizio domenicale (che in taluni comuni della zona non viene nemmeno svolto).
Quali sono, di fatto i margini - se ne esistono - per controbattere sia l'aumento delle domeniche lavorate (e sottratte alle famiglie, a differenza degli altri dipendenti comunali) sia l'aumento dell'orario di servizio giornaliero (salvo in questo caso la dimostrazione che, in talune circostanze, vuoi per ferie, malattie o permessi, non sarebbe garantita la sicurezza dei pochi operatori che potrebbero trovarsi in servizio?)

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