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22 luglio 2011

controllo delle soste nelle aree riservate al carico-scarico.

Ho il grado di Ispettore Capo in un comune di quasi 6.000 abitanti e mi sono state rivolte delle domande da uno zelante e preparato Ausiliario del traffico sul comportamento da tenere nel controllo delle soste nelle aree di carico-scarico e l'accesso nelle ZTL nelle ore consentite per svolgervi il carico-scarico alle quali, mi rendo conto, di non aver saputo rispondere in modo puntuale.


Rileva l'Ausiliario del traffico che i vari prontuari utilizzati dalle forze di polizia riportano tra le ipotesi sanzionatorie riguardanti l'art.. 158 c.2° e c.6°del C.d.S. la voce: "sosta con veicolo non adibito a tale uso," la cosa tuttavia non appare così semplice dal momento che, con la modifica dell'art. 83 del C.d.S. dal 01/10/93, si è disposta l'esenzione della licenza per trasporto merci in conto proprio per gli autoveicoli con massa complessiva a pieno carico non superiore a 6.000 kg e, pressoché nello stesso periodo, sul mercato dell'automobile ha avuto inizio una sempre crescente offerta di SUV e fuoristrada e l'immatricolazione di detti veicoli come "autocarri" ha conosciuto un'impennata, tant'è che non è infrequente constatare che tali "autocarri" risultino nella disponibilità non soltanto di aziende ma di semplici cittadini.


Molto spesso gli stessi titolari di aziende utilizzano il loro "autocarro" in circostanze, a mio modesto parere, estranee a quelle di lavoro e professionali arrivando a considerare attinenti all'attività di trasporto merci e quindi beneficiarie di sosta in aree riservate al carico scarico, semplici commissioni come operazioni bancarie o l'acquisto di cancelleria per la ditta.


A questo proposito ho pendente dal Giudice di Pace un ricorso il cui esito, dopo una prima udienza che ha portato ad un rinvio, appare incerto e riguarda un commerciante che, con veicolo immatricolato autocarro, aveva sostato nel carico-scarico per la consegna, a suo dire, di una cospicua mole di documenti al commercialista.


Episodi del genere, quando vengono accertati, sono sempre motivo di discussioni e comunque, a riguardo, non avendo accesso a banche dati specialistiche, non ho rinvenuto sentenze di giurisprudenza o altri capisaldi.


A sostegno della tesi meno favorevole per coloro che sfruttano in modo fantasioso l'immatricolazione del loro veicolo come "autocarro" va detto che il nostro Comandante ha sempre specificato nelle varie ordinanze che la sosta nel carico-scarico è finalizzata al rifornimento di negozi, bar, mercato e attività imprenditoriali di servizi al pubblico.


Inoltre non mancano titolari di attività commerciali che entrano nelle ZTL con la propria vettura privata, adibita quindi al trasporto di persone, ad esempio per rifornire il bar anche solo di una cassetta di vini.


Questo comportamento sarebbe a Vostro giudizio sufficiente ad integrare la violazione prevista dall'art. 82 c. 8° e c. 10° del C.d.S.?


Concludo riconoscendo che, nel corso della mia quasi trentennale attività di controllo, ho sempre autorizzato privati e/o residenti che avevano la necessità di caricare o scaricare oggetti voluminosi o pesanti tuttavia, alla luce dei mutamenti avvenuti, chiedo a Voi, di fornirmi delle linee guida sull'argomento.
Ringraziandovi per la Vostra attività di aggiornamento e formazione della polizia municipale, di fondamentale importanza specialmente nei piccoli comuni, grato per la cortese attenzione, porgo un fraterno saluto.

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