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Data di pubblicazione: 05 marzo 2008

Vigili in borghese ko

PoliziaMunicipale.it
Non bastavano le iniziative denigratorie dei media, ora ci si mette anche la Cassazione con una pronuncia che rimette in discussione la dignità professionale di una categoria veramente in difficoltà come la nazione. Con una sentenza sbalorditiva, infatti, la Corte di Cassazione scardina un sistema di regole ormai consolidato.

La questione, nella fattispcie, verte sui poteri degli operatori di Polizia Municipale al di fuori dell'orario di servizio in tema di Codice della Strada.


In pratica la recente Sentenza n. 5771 del 2008, sez. II, ha accolto il ricorso di un automobilista di Reggio Emilia, asserendo che al di fuori del servizio l'operatore di polizia locale non riveste la qualifica di agente di polizia giudiziaria e quindi non e' tenuto a multare gli automobilisti.


Come questa Corte ha avuto modo di chiarire, specifica la sentenza nel passaggio più qualificante, "gli appartenenti alla Polizia Municipale, ai sensi dell'art. 57 cod. proc. civ., hanno la qualifica di agenti di polizia giudiziaria soltanto nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e limitatamente al tempo in cui sono in servizio e ciò a differenza di altri corpi (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc.) i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio. Il riconoscimento di tale qualifica è quindi subordinata alla limitazione spaziale che i detti agenti si trovino nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza ed alla condizione che siano effettivamente in servizio ( sentenza 13/4/2001 n. 5538 ).
Nella specie, come risulta in fatto da quanto riportato nella sentenza impugnata e da quanto ammesso dallo stesso Comune ricorrente, il verbale di contestazione in questione è stato redatto da un agente della polizia municipale di Reggio Emilia in abiti civili e fuori dal servizio di vigilanza che si trovava a bordo della propria autovettura nel flusso del traffico. Quindi l'agente di polizia municipale nel momento dell'accertamento dell'infrazione contestata alla ... non rivestiva la qualifica di agente della P.G. come invece sostenuto dal Comune nella tesi posta a base del motivo di ricorso in esame che deve di conseguenza essere disatteso".

Al di là delle considerazioni giuridiche che inducono a ritenere che la Suprema Corte abbia preso un grosso abbaglio collegando, tra l'altro, l'attività di polizia stradale alla qualifica di polizia giudiziaria, quello che risulta incomprensibile è il messaggio anche di questa determinazione.

Cosa deve fare la polizia municipale oltre ad indossare la divisa, redigere multe ed andare dal giudice di pace? E poi, al di là delle multe, se un agente in borghese assiste ad un reato può/deve intervenire oppure deve girarsi dall'altra parte, magari anche se armato?


Speriamo che il nuovo esecutivo sia in grado di risponderCi, a forza di navigare a vista qui ci siamo proprio incagliati....


Stefano Manzelli
www.poliziamunicipale.it


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