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Data di pubblicazione: 10 settembre 2006

Vigili picchiati: il Siapol non ci sta

PoliziaMunicipale.it
Sindacato Autonomo Polizia Locale

Segreteria Generale – Galleria Unione, 5 -20122 MILANO


Al quartiere, Stadera, martedì scorso, il 5 settembre, in pieno pomeriggio, due vigili sono stati malmenati da un gruppo di ragazzini, sei o sette, minorenni. Avevano fermato un motorino in via Barrilli per un controllo, sono rimasti invischiati in una colluttazione, finendo a farsi medicare al pronto soccorso. Prognosi da cinque a quindici giorni. La pattuglia stava per procedere al sequestro del motorino fermato e il capannello di amici formatosi attorno ai due agenti ha tentato di impedirglielo. Come per una scintilla, è scattata la colluttazione. I vigili hanno chiamato rinforzi, i ragazzini se la sono data a gambe, ma alcuni hanno perso nella fuga i documenti. Ora, per loro scatterà la denuncia per lesioni personali, ma il "ravvedimento" di cui hanno dato prova ha indotto il Comune a una certa clemenza.
L'introduzione della patente a punti, il casco obbligatorio per moto e ciclomotori, il divieto di trasportare un passeggero, la mancanza dell'assicurazione r.c., il timore di vedersi sequestrare il veicolo, per il sindacato Siapol, ha aumentato gli episodi di aggressione agli agenti di Polizia locale. Nella primavera 2003, in zona Garibaldi, un uomo tentò di investire una vigilessa che voleva sequestrargli la vettura sprovvista di assicurazione, pochi giorni fa un paio di agenti sono stati ricoverati in seguito alla reazione di un automobilista cui stavano contestando una manovra sanzionata con la perdita di punti sulla patente. «Noi», osserva Giuseppe Falanga, «possiamo difenderci solo con la penna o con le armi. Non abbiamo strumenti di autotutela che pure la legge regionale lombarda ci consente». Già, secondo il Viminale qualsiasi bastone snodabile, che pure il Pirellone vorrebbe autorizzare i vigili ad utilizzare, rappresenta una vera e propria arma. E non c'è spray urticante, secondo il ministero degli Interni, che non vada considerato troppo pericoloso da lasciare in mano ai vigili, come pure la Regione autorizzerebbe. Cosa succederebbe se decidessimo di dotarci personalmente di tali strumenti ? il sindacato è seriamente intenzionato a non cede nella battaglia per la sicurezza di operatori e cittadini.
Giuseppe Falanga


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