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Data di pubblicazione: 16 febbraio 2006

Sblocco assunzioni al via

PoliziaMunicipale.it
Finalmente il Ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini ha firmato i Decreti di autorizzazione per le Regioni, gli enti del Servizio Sanitario Nazionale e gli enti locali, che hanno rispettato il patto di stabilità interno, ad assumere personale a tempo indeterminato per il triennio 2005-2007. La ratifica degli atti, attesi da tempo da centinaia di vincitori di concorso, è arrivata all'indomani dell'invio da parte del Ministero dell'Economia del proprio parere di competenza.
I decreti, che attuano gli Accordi stipulati in Conferenza Unificata il 28 luglio e il 24 novembre 2005, contengono i criteri e i vincoli relativi agli organici e le modalità per le assunzioni secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2005 per gli anni 2005, 2006 e 2007.
Per i Comuni, sono previste disposizioni di favore sono state previste per quelli più piccoli. Infatti per i comuni fino a 2.000 abitanti è prevista la possibilità di assumere nel triennio 2005/2007 un'unità di personale a fronte di una cessazione. Analoga regola è prevista per i comuni con popolazione compresa tra i 2000 e 5000 abitanti, che possono, comunque, effettuare la seconda assunzione dopo che si sono verificate, nel corso del quadriennio, ulteriori 6 cessazioni.
Inoltre, per tutti gli enti locali è stata prevista una distinzione tra enti per fasce demografiche. Per quelli fino a 5000 non vale l'obbligo di ridurre le dotazioni organiche vigenti, mentre i comuni oltre 5000 abitanti sono tenuti a ridurre gli organici fino al massimo del 5%. Per i comuni sopra i 5000 abitanti è consentito assumere nel limite del 25% delle cessazioni verificatesi nel corso del triennio 2004/2006.
Per le Regioni a statuto ordinario e per gli enti strumentali i limiti delle assunzioni di personale sono legati, per il 2005, al conseguimento di economie di spesa che ammontano a 25 milioni di euro divise tra le singole Regioni.
Per le Province, l'esercizio della facoltà di assumere è previsto mediante l'utilizzo di due metodologie tra loro alternative: rispettando il limite delle economie di spesa, che ammontano a circa 20 milioni di euro, ripartite tra le singole province, o rispettando il tetto del 25% delle cessazioni dal servizio verificatesi nell'anno precedente.
I decreti, che rappresentano l'ultima tappa di un confronto continuo tra Governo e i rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali, durato più di un anno, prevedono una riduzione delle dotazioni organiche, nel triennio di riferimento, che varia dal 3% per le Regioni, al 5% per gli enti locali. Sono previsti, inoltre, delle verifiche in sede di Conferenza Unificata in merito al conseguimento da parte delle autonomie locali dei risparmi finanziari nell'area del personale.
Dalle misure restrittive è, in generale, fatta salva la mobilità intercompartimentale.
Obbligo generale, infine, per le amministrazioni locali, anche a Statuto speciale, di comunicare le assunzioni derivanti da leggi speciali per la stabilizzazione dei precari.
Ora i provvedimenti dovranno essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

Roberto Benigni

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