Data di pubblicazione:
22 luglio 2005
Vigili lontani? Multe non valide
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
Ennesima presa di posizione della Cassazione sulle multe inflitte dalla polizia locale. Secondo i giudici sono da stracciare le contravvenzioni inflitte dai vigili "a distanza". Una lunghezza superiore ai cento metri non può "consentire una credibile valutazione", dunque, la multa va cestinata. Sulla base di ciò sono state dichiarate nulle due contravvenzioni inflitte a un automobilista di Bressanone.
Una distanza superiore ai cento metri, osserva infatti piazza Cavour, non può "consentire una credibile valutazione", dunque, la multa finirà nel cestino. Sulla base di questo principio, la Prima sezione civile (sentenza 15324/05) ha dichiarato nulle due contravvenzioni inflitte a Gennaro B., un automobilista di Bressanone che si era visto arrivare a casa tre multe relative ad altrettante violazioni del Codice della strada "comesse il 21 dicembre 2000" In particolare, al signor Gennaro, nel verbale redatto dalla polizia municipale del luogo, si contestava di avere oltrepassato un incrocio malgrado il semaforo rosso, di avere effettuato il sorpasso di altri veicoli lenti o in lento movimento portandosi nella parte sinistra della carreggiata, e di non avere regolato la velocità in prossimità dell'incrocio.
Infrazione al Cds che il vigile aveva elevato osservando da una distanza di circa 150 metri. Il caso è finito davanti al Giudice di Pace di Bressanone che, nel maggio 2001, convalidava la multa all'automobilista per quel che riguarda il passaggio dell'incrocio nonostante il rosso, mentre annullava le altre due contravvenzioni sul rilievo che "dalla posizione in cui l'agente si trovava", circa 150 metri, sicuramente il vigile "aveva potuto accertare che l'attraversamento era avvenuto nel momento dell'interdizione", ma la distanza dall'incrocio, circa 150 metri, "era tale da non consentire una credibile valutazione". (Tgcom)
Una distanza superiore ai cento metri, osserva infatti piazza Cavour, non può "consentire una credibile valutazione", dunque, la multa finirà nel cestino. Sulla base di questo principio, la Prima sezione civile (sentenza 15324/05) ha dichiarato nulle due contravvenzioni inflitte a Gennaro B., un automobilista di Bressanone che si era visto arrivare a casa tre multe relative ad altrettante violazioni del Codice della strada "comesse il 21 dicembre 2000" In particolare, al signor Gennaro, nel verbale redatto dalla polizia municipale del luogo, si contestava di avere oltrepassato un incrocio malgrado il semaforo rosso, di avere effettuato il sorpasso di altri veicoli lenti o in lento movimento portandosi nella parte sinistra della carreggiata, e di non avere regolato la velocità in prossimità dell'incrocio.
Infrazione al Cds che il vigile aveva elevato osservando da una distanza di circa 150 metri. Il caso è finito davanti al Giudice di Pace di Bressanone che, nel maggio 2001, convalidava la multa all'automobilista per quel che riguarda il passaggio dell'incrocio nonostante il rosso, mentre annullava le altre due contravvenzioni sul rilievo che "dalla posizione in cui l'agente si trovava", circa 150 metri, sicuramente il vigile "aveva potuto accertare che l'attraversamento era avvenuto nel momento dell'interdizione", ma la distanza dall'incrocio, circa 150 metri, "era tale da non consentire una credibile valutazione". (Tgcom)
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