Data di pubblicazione:
16 giugno 2005
"Basta supertasse sulle contravvenzioni inviate per posta"
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
Le multe arrivano per posta con anni di ritardo? «La sovrattassa del 10% ogni sei mesi non s’ha da pagare». A Milano sono appena state messe nelle buche delle lettere 55 mila contravvenzioni del 2000: per ora, però, lo «sconto» è circoscritto solo a un caso in base a una sentenza (appena pubblicata) del giudice di pace Corrado Iannace. Normalmente funziona così: chi non salda una sanzione entro 60 giorni, se la vede recapitare a casa anni dopo con una cartella esattoriale. Dal momento che non ha rispettato i termini, deve versare il doppio dell’importo, in più vengono aggiunti i costi di notifica del verbale e scatta la maggiorazione di un decimo della somma per ogni semestre di mancato pagamento (in base alla legge 689/81). «Più le cartelle esattoriali vengono consegnate tardi - rileva Iannace - più il cittadino deve pagare». Così a G. D., il milanese che ha fatto ricorso, su 901,20 euro sono stati abbonati i 337,86 che avrebbe dovuto pagare come maggiorazione
ex lege 689/81. Nella motivazione Iannace annota: «L’iscrizione a ruolo dopo quattro anni è da imputarsi a inefficienza dell’amministrazione comunale o alla volontà di accrescere le entrate comunali. Nella prima ipotesi si pongono a carico del cittadino le inefficienze della pubblica amministrazione (...), nella seconda si consente al Comune di maggiorare le sue entrate del 20% annuo, ossia di una percentuale normalmente vietata per legge in quanto considerata un tasso da usura». È una decisione che Iannace motiva anche da un punto di vista giuridico: «Il verbale non può essere considerato un’ordinanza-ingiunzione - osserva -
conditio sine qua non per fare scattare la legge 689/81». Alla polizia municipale, però, spiegano: «La legge è dalla nostra parte perché ci permette di recapitare le cartelle esattoriali entro 5 anni: se lo avesse ritenuto opportuno il legislatore avrebbe fissato termini di consegna inferiori. Noi stiamo cercando di velocizzarci, ma le contravvenzioni da gestire sono molte». (
Corriere della Sera)
ex lege 689/81. Nella motivazione Iannace annota: «L’iscrizione a ruolo dopo quattro anni è da imputarsi a inefficienza dell’amministrazione comunale o alla volontà di accrescere le entrate comunali. Nella prima ipotesi si pongono a carico del cittadino le inefficienze della pubblica amministrazione (...), nella seconda si consente al Comune di maggiorare le sue entrate del 20% annuo, ossia di una percentuale normalmente vietata per legge in quanto considerata un tasso da usura». È una decisione che Iannace motiva anche da un punto di vista giuridico: «Il verbale non può essere considerato un’ordinanza-ingiunzione - osserva -
conditio sine qua non per fare scattare la legge 689/81». Alla polizia municipale, però, spiegano: «La legge è dalla nostra parte perché ci permette di recapitare le cartelle esattoriali entro 5 anni: se lo avesse ritenuto opportuno il legislatore avrebbe fissato termini di consegna inferiori. Noi stiamo cercando di velocizzarci, ma le contravvenzioni da gestire sono molte». (
Corriere della Sera)
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