Data di pubblicazione:
09 maggio 2005
Sicilia. Verso la nascita di un Corpo di polizia regionale
Fonte:
PoliziaMunicipale.it
L'obiettivo è di giungere all'approvazione della legge entro la fine della legislatura. Dotando così la Regione di un sistema integrato di sicurezza e, forse, anche di un corpo di polizia regionale, come previsto dall'articolo 31 dello Statuto mai applicato e, adesso, uno dei punti qualificanti della «devoluzione» contenuta nella riforma costituzionale all'esame del Parlamento nazionale. Se ne è parlato ieri in un incontro organizzato dall'associazione culturale Area. Sul tappeto la possibilità di integrare i tanti corpi di polizia municipale esistenti per fronteggiare meglio la criminalità, intervenire sulla sicurezza sociale, sull'educazione alla legalità e sulla riqualificazione urbana. I disegni di legge di riforma della legge 17 del '90, ormai superata, sono due: uno è dell'assessore regionale alle Autonomie locali Raffaele Stancanelli, l'altro di alcuni deputati regionali di An, primo firmatario Guido Virzì.
Il disegno di legge governativo, già sottoposto ai sindacati, sarà esaminato dalla giunta entro quest'estate. Nell'incontro di ieri è stata lanciata la proposta di tener conto delle indicazioni del disegno di legge Virzì. In un appassionato intervento il parlamentare ha spiegato: «Vogliamo svincolare gli attuali corpi di polizia municipale dalle ristrettezze dei piccoli comuni e dalla discrezionalità dei sindaci. Chi controlla il territorio, chi combatte l'abusivismo edilizio, la microcriminalità, i furti di opere d'arte? Occorre un corpo unico che difenda gli interessi oggettivi della Sicilia».
In rappresentanza dell'assessore Stancanelli. è stato il suo capo di gabinetto Fulvio Bellomo ha illustrare il ddl dell'assessorato. «Il testo - ha detto Bellomo - attribuisce alla Regione un ruolo centrale nel sistema integrato di sicurezza, articolando la polizia in comunale e provinciale e attribuendo loro uguali funzioni». Virzì, invece, è convinto che bisogna puntare su un corpo unico, del quale facciano parte i forestali e gli agenti tecnici custodi presso i Beni Culturali. Il nodo verrà sciolto nei prossimi mesi. (
LaSicilia.it)
Il disegno di legge governativo, già sottoposto ai sindacati, sarà esaminato dalla giunta entro quest'estate. Nell'incontro di ieri è stata lanciata la proposta di tener conto delle indicazioni del disegno di legge Virzì. In un appassionato intervento il parlamentare ha spiegato: «Vogliamo svincolare gli attuali corpi di polizia municipale dalle ristrettezze dei piccoli comuni e dalla discrezionalità dei sindaci. Chi controlla il territorio, chi combatte l'abusivismo edilizio, la microcriminalità, i furti di opere d'arte? Occorre un corpo unico che difenda gli interessi oggettivi della Sicilia».
In rappresentanza dell'assessore Stancanelli. è stato il suo capo di gabinetto Fulvio Bellomo ha illustrare il ddl dell'assessorato. «Il testo - ha detto Bellomo - attribuisce alla Regione un ruolo centrale nel sistema integrato di sicurezza, articolando la polizia in comunale e provinciale e attribuendo loro uguali funzioni». Virzì, invece, è convinto che bisogna puntare su un corpo unico, del quale facciano parte i forestali e gli agenti tecnici custodi presso i Beni Culturali. Il nodo verrà sciolto nei prossimi mesi. (
LaSicilia.it)
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