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Data di pubblicazione: 18 novembre 2004

"Una polizia regionale"

PoliziaMunicipale.it
Stavolta non c’è Marrazzo in cima ai suoi pensieri. Stavolta il discorso si fa complesso, la campagna elettorale per un giorno si fa da parte. Stavolta il ragionamento di Francesco Storace, il presidente della Regione Lazio, è più sottile. Badate bene. L’occasione è un incontro a Bruxelles, nel cuore dell’Europa, con un signore che fa di nome Rocco Pagliaro, ha 72 anni ed è il presidente dell’associazione dei laziali del Benelux, emigrato in Belgio dalla Ciociaria nel 1951.
Un’occasione per sottolineare certamente l’importanza delle radici comuni, perché anche Storace ha sangue ciociaro nelle vene, la sua famiglia è originaria di Cassino.
Ma è proprio da Bruxelles, dal cuore dell’Europa, che Storace vuole lanciare la sua provocazione. A un tratto, rivela che i tecnici della sua regione sono da tempo al lavoro, insieme ai colleghi della polizia catalana e della gendarmeria parigina, per studiare un nuovo modello di polizia locale. Non saranno guardie padane, non saranno mica i pretoriani di Storace, tranquillizza lui stesso. Sarà solo «polizia regionale»: uomini armati e bene addestrati che prenderanno servizio davanti alle nostre scuole, fuori dalle discoteche, che si preoccuperanno di difendere i giovani e combattere le sette sataniche ma anche le ecomafie e i grandi evasori fiscali. Saranno questi i suoi compiti esclusivi, in piena collaborazione - sia chiaro - con le forze dell’ordine dello Stato.
Perché così vuole la legge, così vuole il mondo che sta cambiando, vero signor Pagliaro? Perché il passato è importante, le radici ciociare sono importanti, ma il futuro è già iniziato e si chiama devolution, federalismo, Europa unita. E il Lazio di oggi vuol farsi trovare pronto. «All’esame del Parlamento c’è la riforma della nostra Costituzione - spiega lo stesso Storace - Quando diventerà esecutiva, nel 2006, il federalismo assegnerà molti più poteri alle regioni. E tra questi anche quello esclusivo di legiferare sulla polizia locale. Perciò ci stiamo attrezzando».
È un progetto che, come detto, ha il sapore dell’Europa unita: Parigi, il Lazio, la Catalogna. Ma è anche un’idea che parte da più vicino, dalla legge di riordino delle polizie municipali architettata dall’assessore regionale Robilotta. I «pizzardoni» dei 378 comuni del Lazio, Roma compresa, vestiranno già dall’anno prossimo, se la legge andrà in porto, un’unica divisa, frequenteranno gli stessi corsi, attingeranno alle stesse banche-dati, osserveranno un unico regolamento, avranno un’unica radio, un’unica centrale operativa e un numero unico regionale. Sicurezza, efficienza, professionalità: «Meno uomini in caserma e di più sulle strade», è il motto di Storace. Saranno vigili armati? Non si sa. Su questo è ancora in corso un vivace dibattito.
Contento, il signor Pagliaro? Altroché. Lui in Belgio ha fatto fortuna, è diventato un ricco imprenditore del marmo e ancora oggi pensa con tristezza a molti amici suoi che invece morirono nell’inferno della miniera di Marcinelle. Era il 1956. Per lui, per gli altri 20 mila emigrati laziali in Belgio, Storace ha in serbo diverse sorprese: corsi di lingua per i loro figli e nipoti che ormai parlano il francese ma non sanno più l’italiano; soggiorni estivi per gli anziani, per dar loro modo di riabbracciare la propria terra d’origine; e addirittura contributi economici, assistenza concreta, a chi deciderà di lasciare il Belgio e tornarsene in patria («Ma è molto difficile - chiosa il signor Pagliaro - La nostra vita ormai è qui, i giovani delle nostre famiglie hanno tutti la doppia nazionalità»). Ogni estate, infine, si celebrerà la Giornata dell’emigrato laziale: ogni anno un paese, Gallinaro, Casalvieri, Settefrati. Nel segno dell’amarcord.
La Ciociaria, il Lazio, l’Europa: nella sua missione internazionale, Storace ieri ha incassato anche un assegno non da poco. La Commissione europea gli ha riconosciuto, infatti, altri 39 milioni di euro da spendere per lo sviluppo e 15 milioni per l’agricoltura fino al 2006. In tutto alla fine saranno 884 milioni di euro di contributi europei ottenuti dall’inizio della sua gestione.
«Nel 2000 eravamo la regione che sapeva spendere meno questo tipo di risorse, oggi in Italia siamo al primo posto», conclude Storace, orgoglioso. E ora si vede che sta di nuovo pensando a Marrazzo. (
Corriere della Sera)

Roma, 18 nov. (Adnkronos) - ''Prima di rivolgerci a 'Chi l'ha visto', dico che la creazione ad hoc di una task force regionale giovera' per rintracciare Francesco Storace, latitante in Consiglio regionale del Lazio da almeno tre mesi. A questo potrebbe servire, forse, la polizia regionale che lo stesso Storace, in versione leghista, vuole creare''. Lo ha detto il capogruppo del Pdci alla Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Roma, 18 nov. (Adnkronos) - ''Cio' che sconcerta e' vedere Storace sempre piu' vicino al leghismo e a quell'ideologia autoritaria e repressiva che lo contraddistingue''. E' quanto afferma il capogruppo del Prc alla Regione Lazio, Salvatore Bonadonna, in merito alla costituzione della polizia regionale.
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