Gentilissimi,
chiedo un aiuto per una situazione, mi rendo conto, piuttosto singolare: venerdì ho trovato un accertamento di infrazione accartocciato sulla sella della mia moto; mi si contesta la "sosta in corrispondenza dell'area di intersezione" (art. 158 comma 1 lettera f).
Quando sono arrivato, ho chiesto immediatamente spiegazioni alla gentile agente che, liquidandomi in malo modo, ha omesso di fare contestazione immediata (cosa che se non sbaglio avrebbe dovuto fare, essendo io presente - art. 200 - e che ho aspettato per una buona mezz'ora), ma a mio parere la contestazione è errata per definizione: secondo il CdS (Titolo I art. 3 comma 1 n.1) l'area di intersezione è quel tratto di strada "nel quale si intersecano due o più correnti di traffico" (e in italiano intersecare significa attraversare qualcosa tagliandolo), ma in questo caso di corrente di traffico ce n'è solo una che si divide in due...le strisce pedonali, anch'esse correnti di traffico, non c'entrano, poiché (metro alla mano) la moto era parcheggiata a ben oltre 5 m da tutti gli attraversamenti pedonali. Se fosse stata un'intersezione capirei il divieto anche su tutta la superficie interna all'incrocio, ma in questo caso l'intersezione non c'è...
Questo è l'incrocio:
http://www.motoclub-tingavert.it/ul1402/immagini/upload_user/209771_1396184172_0.png
Le strade sono tutte e tre a senso unico e la moto era parcheggiata, idealmente, più o meno dietro la Smart della foto.
Non mi interessa appellarmi unicamente all'art. 200 perché è solo un vizio di forma, se ho sbagliato è giusto che io paghi, ma così mi sembra veramente una sanzione senza motivo, anche considerato il fatto che in quella posizione non intralciavo in alcun modo.
Grazie in anticipo.
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