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Data di pubblicazione: 04 agosto 2020

Aggrediti dopo il sequestro

Chietitoday

Agenti della polizia locale mentre svolgevano il proprio lavoro, dopo aver sorpreso alcuni venditori ambulanti vendere abusivamente in spiaggia. È il terribile episodio avvenuto nel fine settimana sul litorale di San Salvo, confermato dalla sindaca, Tiziana Magnacca. 

 

Gli agenti della municipale, che nel mese di luglio hanno vigilato su strade e spiagge cittadine, effettuando 15 sequestri di merce venduta abusivamente, hanno proseguito le attività anche nel primo fine settimana di agosto. 

 

Ma dopo aver recuperato, su segnalazione di alcuni cittadini, occhiali, costumi, abiti e borse venduti abusivamente, gli agenti, in attesa del mezzo comunale che avrebbe dovuto caricare la merce sequestrata, sono stati circondati e aggrediti da alcuni ambulanti abusivi, che con la forza hanno cercato di riprendersi la merce, minacciando verbalmente e non solo il personale in servizio. 

 

"Siamo al punto gravissimo - commenta Magnacca - che chi difende la legge e i cittadini si ritrova aggredito da chi le viola. Sia chiaro a tutti la prima regola è il rispetto delle leggi. La vendita abusiva, tanto sulla spiaggia che per le strade della città, non è legale e non consentiremo a nessuno di impedirci di esercitare il diritto-dovere di controllare e sequestrare le merci immesse sul mercato in difesa dell’economia locale e della salute dei cittadini”. 

 

Per la prima cittadina di San Salvo, quanto accaduto nel fine settimana è “un atto inqualificabile che dimostra anche la determinazione di queste persone, che non si sono preoccupate di commettere altri reati. Di questa vicenda informerò la Prefettura e il comando provinciale carabinieri di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine”.

 

"Uno degli aspetti che l’amministrazione comunale tende a difendere – aggiunge – è la salvaguardia del consumatore da vendite che non rispettino minimamente i parametri stabiliti dalla normativa vigente, soprattutto in tempo di coronavirus. Da parte sua, il consumatore non deve farsi attirare dal prezzo lusinghiero perché un prezzo basso, la maggior parte delle volte, nasconde reati anche molto gravi: lavoro nero, assenza di licenze e autorizzazioni e non rispetto delle elementari norme igieniche. Tutti i venditori abusivi non indossano le mascherine e lasciano che gli oggetti vengano maneggiati da molti senza procedere ad alcuna igienizzazione”.

 

"Si ribadisce - prosegue - che chi svolge un’attività abusiva di certo non ha i requisiti minimi di professionalità  e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini, non paga le tasse, non versa contributi, non rispetta i contratti di lavoro né le Leggi sull’ambiente, espone a rischi chi si avvale dei suoi servizi ed esercita una forma di concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese che operano nella legalità, mettendo a rischio la loro sopravvivenza. Quindi maggiore attenzione alla salute del cittadino e maggiore sicurezza rispetto a comportamenti illegali".

 

Fonte: Chietitoday

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