Chiusa comunità per minori
Più ospiti del numero consentito, un solo operatore notturno e tanti, troppi interventi delle forze dell’ordine negli ultimi due anni. La comunicazione inviata a fine aprile dal procuratore dei Minorenni di Bologna Silvia Marzocchi al sindaco Michele de Pascale, faceva inoltre riferimento all’uso di stupefacenti all’interno della comunità e a numerosissimi episodi di stalking nei confronti di un vicino. Un quadro tratteggiato grazie alle indagini dei carabinieri del nucleo Investigativo e alle ispezioni degli agenti della polizia locale che ha portato alla revoca dell’autorizzazione della struttura in questione, una comunità educativa ravennate per minorenni.
Il provvedimento è stato notificato domenica scorsa dalla Municipale ai diretti interessati e deciso dal dirigente della competente area del Comune alla luce di quella che la procura minorile aveva bollato come "quotidiana assenza di regole e di controllo sugli ospiti", che come tale induceva a pensare che il centro in questione, non fosse in grado di contenere taluni comportamenti trasgressivi dei ragazzi e di svolgere dunque "adeguata funzione educativa" a causa di "eccessivo permessivismo e lassismo" degli operatori. A questo punto la comunità, prima di chiudere, avrà cinque giorni di tempo per distribuire i suoi giovani ospiti in altre strutture adeguate.
Fonte: Resto del Carlino
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