Regolamento PL: parziale marcia indietro
Dress code, siamo, quasi all'atto finale. Il voto in consiglio comunale a Cittadella è previsto in una serata quella di giovedì 27 che si annuncia, non solo da meteo, bollente. Punto tre e punto quattro della convocazione, si discuterà il nuovo regolamento della polizia locale, rivisto e corretto, da emendamenti scritti e depositati dalla maggioranza a trazione leghista che guida il comune ed ora sul tavolo del comandante dei vigili Samuele Grandin. La decisione finale spetta, è il suo ruolo, alla politica. Ma il testo "marziale" in senso letterale del termine, tratto infatti dal capitolo VI "prescrizioni sul decoro e cura della persona" dello Stato Maggiore dell'Esercito, come vi abbiamo dimostrato, fatti alla mano, nel nostro servizio di lunedì, pare sia stato quanto meno alleggerito. Insomma, le vigilesse potranno evitare le calze con i 40° dell'ondata di caldo africano e probabilmente avranno qualche decorosa possibile scelta in più in fatto di abbigliamento intimo. Tanto rumore per nulla, continuano a dire a Cittadella dove si invocano nuovi confronti con polizie locali vicine. E allora andiamo a Venezia. In laguna il collant per le agenti donna del corpo (articolo 35) è d'obbligo ma evidentemente tra calli e campielli nessuna resistenza.
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il regolamento proposto per la Polizia Locale a Cittadella, con prescrizioni draconiane per il personale di sesso femminile, ha fatto il giro d'Italia. Il Comune si è difeso dicendo di averlo ricavato da regolamenti simili di polizia locale, ma guardando in giro difficile trovarne altri con prescrizioni simili, dal colore dei collant alla foggia della biancheria intima Quindi non resta che cercare altrove, perchè l'impressione è che, in effetti, quello di Cittadella non si tratti di una creazione originale ma di un regolamento che proviene dal mondo militare. Una ricerca a tappeto, infatti, individua la matrice di questo regolamento: ed ecco alla fine risolto il dubbio: le prescrizioni più dure hanno origine militare, forse poco bilanciate per una forza di polizia locale e civile, dove il decoro ha ovviamente la sue importanza, ma forse non deve raggiungere il livello marziale di chi è arrualato nell'esercito.
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Fa scalpore, in questi giorni, la bozza di regolamento che verrà presentato a breve, in Consiglio comunale per l'approvazione, sul decalogo di dress code delle vigilesse di Cittadella. Niente ciglia o sopracciglia finte, niente unghie con il gel, (se con smalto, soltanto trasparente e unghie corte), capelli con tinte più naturali possibili, raccolti e non con strani tagli, orecchini sì solo se non coloratissimi e non pendenti, ma soprattutto intimo (obbligatorio d'estate anche il reggiseno) rigorosamente di color carne. Insomma, una caccia alle streghe perché si sa, da vecchio retaggio è sempre la donna la tentatrice in questo caso di pedoni e automobilisti. Quindi calze collant color pelle anche d'estate, sotto i pantaloni ma soprattutto sotto il sole cocente. Abbiamo sentito al telefono il comandante della Polizia Locale cittadellese Samuele Grandin, che si è detto aperto ad eventuali modifiche.
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