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Data di pubblicazione: 17 novembre 2018

Riforma degli ausiliari

poliziamunicipale.it

Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia del licenziamento da parte delle Commissioni del disegno di legge C 680 che va a limitare i poteri di accertamento degli ausiliari della sosta dipendenti di società di gestione dei parcheggi e del personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone. Negli intenti dichiarati dal legislatore c'è la necessità di fare chiarezza su una normativa che ha dato adito a differenti orientamenti giurisprudenziali. In realtà per alcuni Comuni le conseguenze potrebbero essere pesanti, e questo ha scatenato una presa di posizione dell'ANCI molto netta contro il provvedimento, soprattutto per quanto riguarda gli ausiliari della sosta.

Il provvedimento, attraverso l'aggiunta del comma 3-ter all'art. 12 CdS, limita il potere di accertamento degli ausiliari alle aree oggetti di concessione, con l'unica ulteriore concessione della possibilità di sanzionare le soste irregolari che ne limitano o impediscono l'utilizzo.

Sul piano pratico, ciò significa che nei centri storici di molte città, dove praticamente tutti gli stalli sono a pagamento, l'ausiliario potrà sanzionare il ticket scaduto, ma non l'autovettura abbandonata sul marciapiede o peggio parcheggiata su uno stallo invalidi senza averne titolo. In parole povere, a meno di un servizio congiunto di polizia municipale ed ausiliari del traffico, le sanzioni più gravi resterebbero impunite, così da scontentare tutti.

A questo punto, alla scadenza delle concessioni in essere, tutti i Comuni si vedranno costretti ad un dietrofront, ed a tornare a gestire le aree di sosta a pagamento con personale proprio. Si tornerà insomma ad avere i "vigili" in centro a fare solo divieti di sosta, con buona pace dei proclami sulla sicurezza urbana e di un maggior coinvolgimento delle polizie locali nella lotta alla microcriminalità, allo spaccio, ai reati ambientali ed al terrorismo. 

Si tornerà quindi al passato, con la notevole differenza che in passato non erano ancora stati siglati i tanti patti per la sicurezza urbana, alla polizia locale non si chiedevano tante altre attività come l'ausilio per le manifestazioni sportive o i rilievi dei sinistri nell'arco di tutte le 24 ore, e soprattutto, negli ultimi 15-20 anni, si è assistito ad una contrazione degli organici che ha sfiorato in alcune realtà il 30%.

Come sempre, in questa selva di segnali contraddittori, la categoria vorrebbe sapere in che direzione sta andando, un interrogativo senza risposta da troppo tempo.

 

Redazione di poliziamunicipale.it

Mavino Michele

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