Dove prendere le risorse?
Ora che tutti i nodi sono arrivati al pettine, nel senso che è giunto il momento di mantenere quanto promesso, mantenendo i vincoli di bilancio per non sprecare ulteriori risorse in interesse sul debito, è imperativo trovare i fondi per finanziare flat tax, revisione della Fornero, reddito di cittadinanza. La parola d'ordine quindi, oggi come ieri, è "spending review".
Il problema è che dal punto di vista politico, togliere soldi da un settore è ompattante quanto allocarli su un provvedimento. Quindi si è già sgomberato il campo da dubbi affermando che non verranno sottratte risorse a sicurezza, sanità, scuola e che non verranno tagliate le spese in conto capitale perchè la manovra dovrà essere espansiva, e quindi prevedere investimenti pubblici, anche in infrastrutture.
Parte del necessario dovrebbe essere reperita dai cosiddetti costi intermedi, cioè dai soldi spesi per affitti e forniture, che soprattutto per quanto riguarda la sanità, parrebbe una spesa aggredibile.
Oltre questo, è stato chiesto ai singoli ministeri di portare una lista di tagli possibili, ma con scarsi risultati. E quando ci si avvicina alle scadenze e non si riesce a decidere, in genere la scelta più facile è non decidere, finendo con tagliare linearmente i trasferimenti. Una soluzione già abusata in passato e che si è visto penalizzare più gli Enti virtuosi che quelli spreconi.
L'altra voce di spesa che ha visto registrare i maggiori risparmi nei periodi di vacche più magre è stata quella legata alle spese di personale, sia per i blocchi delle assunzioni che per il congelamento dei rinnovi contrattuali. Considerando che il Decreto Concretezza si muove nella direzione di rinnovare la PA attraverso una copiosa campagna di assunzioni, e considerando che una buona fetta dei risparmi sono stati riassorbiti a seguito del recente (e sudatissimo) rinnovo contrattuale, già si parla di un nuovo blocco dei rinnovi per il triennio 2019-2021, con risparmi realizzati dai mancati aumenti al personale.
Ci aspettiamo quindi una nuova stagione di ricorsi alla Corte Costituzionale e di campagne mediatiche contro i dipendenti pubblici, che hanno contraddistinto gli ultimi governi indipendentemente dal colore e dall'ideologia. E' certamente più facile che ridurre il numero delle Prefetture, o accorpare PRA e Motorizzazione, tutte azioni che vengono spesso ventilate ma sempre lontane da una realizzazione concreta.
Redazione di poliziamunicipale.it
Mavino Michele
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