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Data di pubblicazione: 23 luglio 2018

Maxi sequestro a Bibione

Ufficio Stampa
Veneto

Indagini a livello nazionale dopo il secondo maxi sequestro di giocattoli a Bibione da parte della polizia locale in un negozio che opera in centro a Bibione. Sono infatti quasi tremila e più precisamente 2.975 i pezzi sottratti alla vendita in un bazar di via delle Costellazioni, nel pieno centro balneare veneto. “Le indagini – ha spiegato in conferenza stampa il comandante della polizia locale, Andrea Gallo - coinvolgono in modo particolare gli importatori che immettono sul mercato giocattoli che si possono rivelare molto pericolosi perché privi delle informazioni obbligatorie su luogo e materie di fabbricazione. Ulteriori accertamenti sono in corso per ditte di import-export che hanno sede a Milano, Padova, Roma e Napoli”.

Una task force, composta da 10 agenti della polizia locale, ieri mattina ha ispezionato per alcune ore un bazar, condotto da un cittadino del Bangladesh, residente in provincia di Treviso, che aveva messo in vendita, fra i tanti prodotti esposti, ben 2.051 giochi privi delle informazioni obbligatorie relative alla provenienza degli oggetti oltre a 924 tra borse e bigiotteria varia senza le informazioni relative all’importatore. Per questo tutti i 3000 oggetti sono stati posti sotto sequestro e messi in locali di sicurezza a disposizione dell’autorità giudiziaria di Pordenone e della Camera di commercio di Venezia.

“Nel giro di otto giorni – sottolinea il dirigente Gallo – sono stati quasi 6.500 i pezzi tolti dal mercato illegale, a seguito di due blitz operati in due negozi del centro di Bibione”. Anche nel secondo maxi-sequestro il valore della merce confiscata è di circa 30.000 euro e per il commerciante sono previste sanzioni fino a 25.000 euro.

Si tratta quindi di una indagine a tutto campo a livello nazionale che vede impegnata una vera e propria “squadra anticontraffazione” specializzata nella lotta al commercio illegale che va dagli oggetti contraffatti fino al commercio di prodotti senza marchio CE e senza il tracciato di provenienza.

“Le indagini – evidenzia il dottor Gallo – sono partite dai sequestri effettuati in spiaggia in quanto i prodotti che vengono proposti dai venditori abusivi  tra gli ombrelloni  ed in isola pedonale sono poi gli stessi che abbiamo ritrovato ei negozi controllati. Per questo ulteriori indagini sono in corso per stabilire i legami tra i commercianti dei negozi e quelli che vendono in spiaggia”.

La stagione turistica è ancora lunga e altre operazioni anticontraffazione sono in programma anche nelle prossime settimane. Parole di sostegno per questi risultati svolte vengono espresse dal sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione: “Sono operazioni – evidenzia Pasqualino Codognotto -  che mirano alla legalità e alla lotta all’abusivismo commerciale con indubbi risultati in termini di efficacia.  Continueremo con tutte le azioni possibili per garantire al massimo la sicurezza sul nostro territorio e della spiaggia di Bibione”.

 

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