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Data di pubblicazione: 12 ottobre 2017

Vigili contro le scorribande artistiche di Clet Abrham

Messaggero Veneto
Friuli-Venezia Giulia

UDINE. L’obiettivo dell’Ordine degli psicologi era richiamare automobilisti e passanti alle priorità della vita, magari strappando un sorriso. Per farlo hanno deciso di affidarsi a Clet Abrahm, famoso per le sue “scorribande” artistiche sui cartelli stradali. Ma si tratta di un illecito (punito dal codice della strada, come spieghiamo qui accanto).

Di più, l’iniziativa ha l’appoggio di Regione e Comuni (Udine, Pordenone, Trieste, Ajello), e presto si estenderà al Veneto. Ed ecco che scoppia il caso degli “psico cartelli”. Nella giornata nazionale della psicologia, gli Ordini di Fvg e Veneto, uniti, hanno lanciato l’iniziativa da palazzo d’Aronco. Davanti all’evidente imbarazzo del sindaco di Udine, Furio Honsell. «È vero che l’arte è provocazione – ha detto il primo cittadino –, ma Clet si sta muovendo sul filo del rasoio. Mi sono raccomandato di non esagerare e di non mettere gli adesivi sui segnali stradali. Se così non sarà, prenderà la multa».

L’obiettivo dei due Ordini, uniti per l’occasione con i presidenti Roberto Calvani (Fvg) e Alessandro De Carlo (Veneto), era dare una svolta. «Il mondo di oggi è più duro e complesso di un tempo – ha spiegato De Carlo –. Questo significa anche più alienante.

 

Con Calvani sentiamo la necessità di essere capofila di un movimento che fa diventare capillare la psicologia perché nei nostri territori si parlava di benessere e centralità della persona molto prima che esistessero gli Ordini, con Franco Basaglia e Tina Anselmi. Oggi vogliamo essere locomotiva d’Italia in questo ambito. E questo è il primo esperimento amministrativo».

 

L’esperimento si è concretizzato in una serie di cartelli modificati accompagnati nei manifesti della campagna (che il 21 ottobre sarà presentata anche a Venezia) da slogan motivazionali: per trovare un nuovo senso, per affrontare i problemi, per prendere la giusta strada, per migliorare le relazioni, per uscire dal disagio e per capire, prevenire, migliorare. I manifesti sono distribuiti gratuitamente a chi ne fa richiesta e qui si ferma il compito dell’Ordine.

Abrham ha infatti firmato una liberatoria per le sue “scorribande artistiche” che comprendono la sistemazione di adesivi sui cartelli stradali. Dal canto proprio la Regione, con l’assessore competente Maria Sandra Telesca, ha glissato sull’aspetto urbano della manifestazione per concentrarsi su quello più socio sanitario.

«Da tempo guardiamo con attenzione a questo mondo e alla centralità della persona, ma ora abbiamo bisogno di atti concreti e buone pratiche – ha sottolineato –. In questi anni abbiamo cercato di dare concretezza al fatto che il benessere e la centralità della persona non riguardano solo le malattie organiche, perché in un mondo come il nostro siamo tutti a rischio. Gli psicofarmaci sono i medicinali più prescritti e questa è la spia di un problema che va affrontato. Ecco perché abbiamo inserito gli psicologi nei Cap».

Il Comune di Udine insieme all’Ordine da un anno ha realizzato il primo Centro per la famiglia in via Riccardo di Giusto, come ha spiegato l’assessore comunale alla Salute, Simona Liguori. Un progetto sperimentale che mette a disposizione gratuitamente la professionalità di sei psicologi due volte la settimana e un numero del disagio che risponde al 320 4312627, così da anticipare il più possibile i disturbi psicologici.

 

Fonte: MessaggeroVeneto

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