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Data di pubblicazione: 23 marzo 2017

Sparisce la pistola di un agente al comando

Lucca in diretta
Toscana

Ha aperto l'armadietto chiuso a chiave e non ha creduto ai suoi occhi: la sua pistola d'ordinanza non si trovava più nel cassetto blindato dove l'aveva riposta smontando dal turno precedente. Un episodio misterioso con tutti gli ingredienti di una vera e propria spy story: peccato che non si tratti di finzione ma di quanto scoperto lunedì scorso (20 marzo) al comando della polizia municipale di Lucca, in piazzale San Donato. Una circostanza che rende ancora più grave l'intera faccenda, perché coinvolge rappresentanti della forza di polizia locale.
Per fare luce sul caso e chiarire nel più breve tempo possibile la vicenda è stata appena aperta un'inchiesta.

  Perché quell'arma sembra davvero scomparsa nel nulla: l'agente, in forza al nucleo anti degrado istituito dall'amministrazione comunale, ha presentato una denuncia in procura, sostenendo che la sua pistola gli sarebbe stata sottratta. Accuse gravi che adesso anche una indagine interna disposta dal comandante Stefano Carmignani sta cercando di vagliare, con l'obiettivo di delineare i contorni di un episodio che se confermato appare agli stessi investigatori inquietante.
L'arma è stata cercata in lungo e in largo nelle stanze del comando di piazzale San Donato, ma per ora invano: sono stati aperti e perquisiti gli armadietti, sia quelli blindati dove si conservano le armi, sia quelli dove vengono tenute le divise e gli abiti civili per il cambio dei turni. Ma niente: nessuna traccia della pistola dell'agente.
"Stiamo svolgendo tutti gli accertamenti necessari - conferma il comandante della polizia municipale, Stefano Carmignani -: è una situazione molto delicata, che puntiamo a chiarire il più velocemente possibile".
Una vicenda certo da chiarire ma che appare ad ogni modo sconcertante agli stessi agenti in servizio al comando, che negli ultimi mesi è stato interessato da inchieste e dove da ultimo un vigile è stato sospeso perché accusato di fare un doppio lavoro senza autorizzazione.
Il nuovo "caso" è esploso due giorni fa, quando il vigile urbano che ha sporto denuncia si è presentato al comando per prendere servizio. Nel turno precedente aveva riposto l'arma nell'armadietto (ancora da accertare se nel settore destinato agli abiti o nel 'tesoretto' utilizzato per custodire le armi da fuoco), e lì pensava di ritrovarla. Quando ha aperto lo sportello però ha avuto una sorpresa che lo ha raggelato. La pistola non c'era più. La segnalazione è scattata immediatamente e i colleghi presenti durante il turno si sono messi alla ricerca della pistola. Niente.
Da qui la decisione del diretto interessato di sporgere denuncia. Ben più di un atto dovuto, in casi come questo. Ora le indagini mirano a verificare sia il racconto dell'agente sia come possa essere sparita una pistola d'ordinanza da un comando di polizia municipale. L'inchiesta è alle sue prime mosse e su tutto vige uno stretto riserbo, come è facile capire.   Fonte: Lucca in diretta

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