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Data di pubblicazione: 10 dicembre 2016

Capodanno 2014: garanti condannati a risarcire i sindacati

IlSole24Ore
Lazio

Per le assenze di massa della notte del capodanno 2014, quando 767 vigili della Capitale non si presentarono in servizio, inviando una valanga di certificati medici per malattia o donazione del sangue, c'è un condannato: la Commissione di garanzia sugli scioperi deve restituire ai sindacati le multe comminate. 
I Garanti avevano individuato nell'astensione di massa dei vigili una forma di sciopero mascherato, riconducibile anche alla responsabilità dei sindacati di categoria che erano stati multati.

Il fatto 
All'epoca era in corso un'agitazione contro il piano di rotazione obbligatoria dei vigili disposto dal sindaco Marino, con il sostegno dell'Anac. Ma la terza sezione del Tribunale di Roma ha dato ragione ai sindacati ricorrenti con una serie di sentenze, l'ultima pubblicata lo scorso 28 novembre. Nelle motivazioni, il giudice del lavoro sottolinea che i vigili hanno saputo della necessità di svolgere il servizio solo a ridosso di capodanno, ma «è ben possibile che essendosi organizzati per trascorrere le festività in altro modo, il repentino cambiamento di programma abbia determinato una gran parte dei vigili di turno, per scelta esclusivamente personale (non sindacale o collettiva) a utilizzare i permessi ex legge 104 o per la donazione del sangue o assenze per malattia vera o presunta, così assentarsi dal servizio e trascorrere la notte di capodanno secondo i programmi e gli impegni già assunti».

La decisione 
Il giudice del lavoro, evidenzia inoltre che le rilevantissime assenze «indurrebbero ad escludere la matrice sindacale dell'accaduto», infatti «il seguito delle organizzazioni sindacali nei posti di lavoro è assai ridotto e non tale da coinvolgere per la quasi totalità una intera categoria di lavoratori». Peraltro «per quello che risulta neppure i medici che hanno redatto i certificati hanno subito denunce o indagini per falso», argomenta il giudice. E invece, l'inchiesta procede sul versante penale. La procura di Roma ha rinviato a giudizio 22 medici per aver, secondo l'accusa, redatto certificati con modalità irregolari e consentendo ai vigili di saltare il turno di lavoro. In sostanza sono accusati di aver utilizzato le password dei colleghi in ferie per compilare i certificati. 
Dal canto suo l'Autorità di garanzia è «convinta di aver prodotto una ricostruzione precisa e dettagliata di quanto avvenuto e per questo impugnerà la sentenza in appello», ed esprime «preoccupazione che possa filtrare un senso di diffusa impunità, in cui la mancata individuazione di responsabilità finisca per significare che non è successo nulla». I Garanti temono che la sentenza possa rappresentare un lasciapassare perché quello che è successo a capodanno possa ripetersi. L'attenzione è rivolta all'Atac che ha chiesto di coprire l'intero turno nei giorni di Natale e Capodanno, richiesta accolta con malumore da parte di molti autisti e sindacati di base.

 

Fonte: IlSole24Ore

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