sabato, 20 aprile 2024
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Data di pubblicazione: 28 settembre 2016

Polizia Locali: uniti si vince

Ospol
Lazio

NON C’E’ PIU’ TEMPO………!

In questi anni, la Polizia di Stato ha ottenuto nuovi e consistenti miglioramenti giuridici ed economici con gli ultimi Contratti di lavoro e con vari DPR e Circolari Ministeriali. In particolare, i benefici riconosciuti alla Polizia di Stato riguardano l’aumento dell’indennità di istituto e dello stipendio, la concessione di ulteriori scatti e del diverso calcolo degli stessi, l’introduzione del IX livello, la liquidazione della pensione privilegiata e dell’equo indennizzo, la retribuzione individuale di anzianità, l’assegno funzionale pensionabile, il trattamento di missione etc…ect..

Per effetto dell’equiparazione economica dei Corpi di Polizia e, quindi, tra gli appartenenti alle Forze Armate, alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Finanza e al Corpo Forestale, i summenzionati benefici contrattuali si estendono automaticamente a tutto il Comparto Sicurezza (anche alla sfera impiegatizia e di soccorso di alcuni Ministeri). L’anomalia delle 7 Polizie nazionali, per cui l’Europa sanziona ogni anno l’Italia che persiste a non adeguarsi alle direttive EU sulla  razionalizzazione della Polizia nazionale in due soli Corpi, STATALE E LOCALE, alla pari di tutte le Polizie della Comunità ha, di fatto, creato un’enorme disparità: da un lato le Polizie di serie A, appartenenti al Comparto Sicurezza, tutelate dai contratti della Polizia di Stato e dall’altro quella di serie B, composta soprattutto dagli Agenti ed Ufficiali della Polizia Locale dislocati in tutti gli 8000 Comuni d’Italia, abbandonati dallo Stato in uno “status” ibrido, con ruoli, funzioni e dotazioni molto confuse e, inoltre, scarsamente tutelati dai Comuni, per quello che concerne i contratti degli enti locali, la sicurezza sul posto di lavoro e, soprattutto, le malattie professionali che, tra i Poliziotti Locali, rappresentano una vera pandemia. Questi, infatti, lavorando in strada, sono esposti h24 ad ogni ad intemperie, agenti atmosferici, fonti di inquinamento e, soprattutto, ad aggressioni di qualsiasi tipo, che possono procurare malattie e lesioni gravi e invalidanti per gli Agenti Locali comandati in servizi di Polizia considerati dalle stesse Istituzioni delicati e pericolosi.

Da tutto questo nasce la necessità contingente ed inderogabile di creare, per questi Poliziotti Locali,  un trampolino di lancio verso il Comparto Sicurezza, che possa agganciarsi al contratto di lavoro della Polizia di Stato, essendo i medesimi, oramai, professionalmente preparati, con i loro 110 servizi d’Istituto, anche in compiti di ordine pubblico espletati con le altre Polizie dello Stato, così come prevedono i patti per la sicurezza nelle città istituiti dai Prefetti e dai Comuni per rendere il territorio più sicuro e più vivibile. E’ questa, però, una proposta che molti politici non vogliono  portare avanti, prigionieri delle famose “aree grigie” che si aggirano come lupi famelici nella stanze dei Ministeri a protezione di interessi politici e, conseguentemente, di voti elettorali, sia per non perdere, da parte dei sindacati triplici, potere contrattuale e sia per non dare a tutti in uguale misura,  in modo da continuare a perpetrare la nefanda disparità di trattamento tra uomini e donne che indossano una divisa rischiando quotidianamente, in egual modo, la vita al servizio della legge e della collettività. Quelle vite dei Poliziotti Locali che, per le Istituzioni Statali e Locali, non valgono nulla, considerati come paria senza diritti!

Mentre il Governo mette in campo ogni risorsa per combattere il terrorismo si dimentica delle 24.000 pattuglie della Polizia Locale schierate ogni giorno sul territorio nazionale che rappresentano una forza straordinaria nella raccolta di informazioni utili al monitoraggio del territorio. Ma senza accesso allo SDI, strumenti operativi e tutele c’è il rischio, concreto, di diventare, più che una risorsa, un bersaglio indifeso.

Non c’è più tempo per le chiacchiere, non c’è più tempo per piangere i tanti Poliziotti Locali  ammazzati in servizio, non c’è più tempo per continuare a mantenere una disparità di trattamento che chiede giustizia, non c’è più tempo per continuare a perpetrare una nefandezza Istituzionale che prima o poi verrà perseguita e condannata dai Tribunali Nazionali ed Europei.

 

I 60.000 Agenti ed Ufficiali della Polizia Locale d’Italia non arretreranno di un solo passo dall’obiettivo del raggiungimento di uno “status” di Polizia a tutti gli effetti, essendo fortemente spronati dal vento che sta cambiando nel pianeta della sicurezza e da una categoria UNITA che desidera, ad ogni costo, raggiungere la parità contrattuale alle Polizie civili del Paese Italia. INSIEME E UNITI SI VINCE!   (Luigi Marucci OSPOL/CSA)

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