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Data di pubblicazione: 02 ottobre 2006

"Basta traffico selvaggio nella via della moda"

Il Corriere della Sera
Lombardia
Incuria e abbandono. I negozianti accusano il Comune: la Moratti neppure ci risponde. L' assessore Maiolo: è uno scandalo, interverremo «Basta traffico selvaggio nella via della moda»

I commercianti: via Montenapoleone rischia di perdere il suo fascino. Sembra uno scalo merci Via Montenapoleone? «Come uno scalo merci». La Moratti? «Assente. Non risponde neppure alle lettere in cui le chiedevamo di incontrarci». I controlli dei vigili urbani? «Insufficienti». Com' è suo solito Claudia Buccellati, presidente dei commercianti di via Montenapoleone, non usa l' arte della diplomazia per spiegare cose ripetute all' infinito e per chiedere cose «che in altri parti del mondo sarebbero normali e di buon senso». Al fianco - membri del consiglio direttivo dell' Associazione - Daniela Zari, in rappresentanza di Mariella Burani e Antonella Mastrototaro, amministratore delegato della Fim, l' immobiliare che da decenni ha in mano le compravendite commerciali di tutto il quadrilatero della moda. La polemica è sempre la stessa. L' incuria, l' abbandono, l' anarchia in cui è lasciata dagli amministratori pubblici via Montenapoleone «una delle dieci vie più famose al mondo con un indotto su occupazione e business che ci invidiano sin dall' altra parte dell' Oceano». Contraddizioni che esplodono soprattutto nella settimana della moda quando un traffico impossibile, i furgoni posteggiati per l' intera giornata ai lati della via, le carenze che si protraggono di anno in anno, mostrano il lato peggiore di quella che dovrebbe essere «la vetrina» che ci rende riconoscibili nel mondo. «Problemi che i politici della precedente giunta non hanno voluto affrontare e risolvere». «Non vorrei fare grandi enunciazioni - attacca Claudia Buccellati - ma mi piacerebbe chiedere piccole cose realizzabili da subito. Primo: abolire il parcheggio di auto e furgoni. Secondo: permettere carico e scarico delle merci dalle 19.30 alle 10 del mattino successivo. Terzo: se ci sono i cartelli di divieto di sosta cancellare le linee blu del parcheggio a pagamento. Quarto: potenziare i controlli della polizia municipale». «Stiamo perdendo terreno sulle altre città - spiega Antonella Mastrototaro - con Torino e Roma che guidano la classifica di questa rimonta. E pensare che in via Montenapoleone sono presenti quasi 100 griffe, 440 nell' intero quadrilatero e che l' indotto della moda dà lavoro a 350 mila persone». «Si potrebbe anche consentire il parcheggio delle auto nelle ore serali - dice ancora Claudia Buccellati - altrimenti l' intero quadrilatero muore. Meno male che c' è Cova a vivacizzare la via ma di sera è chiuso». Poi ci sono i sogni del cassetto che potrebbero diventare realtà con un po' di buona volontà: «Ma li avete visti i marciapiedi? Uno più alto dell' altro. E l' illuminazione? Inesistente. Tutto è lasciato all' iniziativa dei privati, come Miani che ha rifatto a proprie spese il marciapiede di fronte al negozio per renderlo più bello e più sicuro. È utopia pensare a un intervento del Comune che studi con degli architetti una rivisitazione della via?». A Claudia Buccellati risponde indirettamente l' assessore al commercio Tiziana Maiolo: «Quello dei furgoni parcheggiati è uno scandalo. Montenapoleone è la vetrina di Milano nel mondo. Verificherò se questo caos è strutturale e poi prenderemo dei provvedimenti». Intanto già da oggi la polizia municipale ha rinforzato i servizi di controllo in tutto il quadrilatero.


Berticelli Alberto


Il Corriere della Sera



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