venerdì, 26 aprile 2024
spinner
Data di pubblicazione: 26 novembre 2005

Soccorrono un bimbo con la meningite, vigili in quarantena

Il Mattino
Campania
Anche la paura è contagiosa. Scattano rigide misure collettive di alta protezione contro la meningite. I vigili urbani salvano un bimbo di 6 anni, colpito da un attacco di meningoencelfalite mentre va all’asilo. L’episodio ha suscitato sconcerto e preoccupazione tra le famiglie. Intanto, il piccolo è fuori pericolo, sotto controllo all’ospedale di Caserta. I suoi soccorritori invece finiscono in quarantena: mezzo comando di polizia municipale è stato sottoposto alla profilassi post-esposizione. «Contro l’invasività della malattia e il rischio di infezioni secondarie», la pattuglia dei vigili urbani coinvolti dai soccorsi, i mezzi di trasporto successivamente condivisi dai caschi bianchi e tutto il personale in servizio esterno è «stato isolato e sottoposto ad un preventivo trattamento di chemioprofilassi». Giuseppe De Lucia, segretario provinciale del Sppl-Csa e testimone di ore concitate, spiega: «Solo l’attenzione di un collega in servizio di vigilanza scolastica ha permesso che un apparente malore diventasse tragedia». Cianotico, accasciatosi su se stesso, privo di riflessi, il bimbo è stato trasportato a bordo dell’autopattuglia dei vigili all’ospedale di Maddaloni. «Tutti noi coinvolti - aggiunge - siamo stati dichiarati individui possibili fonte di contagio. Ancora una volta è la polizia municipale, nonostante la penuria di uomini e mezzi, ad essere il primo servizio di immediato soccorso dei più indifesi». Massima e serena cautela tra i sanitari. «All’ospedale di Maddaloni - spiega il direttore sanitario Mario Borrelli - è scattato l’intervento di prevenzione nel nosocomio». È stata disposta una chiusura della sala di accoglienza del pronto soccorso. La disinfestazione successiva è stata completata solo nel tardo pomeriggio. «Accertata la positività del caso - chiarisce Borrelli - è stato il nosocomio provinciale ad accertare la natura batteriologica della meningite». Pertanto contro la potenziale infezione meningicoccica, pure tutti i sanitari venuti a contatto con il ricoverato sono stati sottoposti a profilassi. Spetta ora alle autorità sanitarie territoriali eseguire accertamenti ambientali e rassicurare le famiglie. C’è già una polemica sul regime facoltativo della vaccinazione contro la meningite per i più piccoli. De Lucia commenta: «Forse se fosse obbligatoria oggi non vivremmo questo allarme».
Articoli simili