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Data di pubblicazione: 28 giugno 2005

Roma. Vigili sul piede di guerra contro gli ausiliari

Corriere della Sera
Lazio
Sono pronti a restituire pistole e fischietti, si preparano a presentare una valanga di ricorsi, querele e denunce al Giudice del lavoro e alla Procura della Corte dei conti e a schierare un presidio fisso durante le sedute della giunta e del consiglio comunale. I vigili sono sul piede di guerra: l’Arvu, l’associazione sindacale più numerosa della categoria, ha deliberato la «rottura totale» con il Campidoglio: «Si va verso la disobbedienza civile e "Settembre nero"».
«Sulla polizia municipale manca un progetto, i vigili non sono più per strada perchè oberati dai tanti compiti a loro assegnati dal Comune, compiti che potrebbero essere svolti dagli ausiliari, i cui poteri invece vengono aumentati a scapito nostro». E’ un fiume in piena Mauro Cordova, presidente dell’Arvu. Che spiega: «Ci si è dimenticati che il luogo di lavoro del vigile è la strada, non l’ufficio. Ci sono neoassunti già finiti dietro una scrivania. Noi invece vorremmo recuperare i nostri compiti istituzionali, dal controllo della mobilità alla tutela dell’ambiente. Una volta il "pizzardone" era dovunque, amico ed educatore del cittadino, oltre a scoraggiare i delinquenti. E’ quello che vorremmo tornare a fare». E poi gli stipendi: «I nostri sono i più bassi d’Europa, un ufficiale con 35 anni di servizio sfiora i 1.100 euro al mese, un vigile con già una buona anzianità non arriva a 900. Non è giusto». Fra le altre richieste dell’Arvu «almeno 2 mila assunzioni» e «il recupero del danno economico legato al ritardo nell’applicazione del contratto».
Risponde però l’assessore comunale alla Sicurezza Liliana Ferraro: «Più poteri agli ausiliari? Ma se l’intesa sui poteri speciali su traffico e mobilità, firmata nei giorni scorsi dal Governatore e sindaco, ne riconduce l’attività sotto il coordinamento del comandante del Corpo. Sono stupita, forse Cordova non ha letto bene il testo del provvedimento». E contesta anche le altre accuse: «In una situazione finanziaria e normativa drammatica per gli enti locali, abbiamo puntato sul miglioramento e ristrutturazione delle sedi dei gruppi, sugli sforzi per reperire risorse aggiuntive per lo straordinario dei vigili, l’acquisto di 22 nuovi furgoni e moto». Sui vuoti di organico, «innegabili», Ferraro ricorda che «la Finanziaria ha bloccato le assunzioni negli Enti Locali. Insomma, ci aspettiamo meno polemiche strumentali e più attenzione, in una linea di confronto e concertazione».
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