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Data di pubblicazione: 28 marzo 2024

Officina abusiva

Città della Spezia
Liguria

Si sono concluse in questi giorni le indagini avviate circa un mese fa dagli operatori della sezione Tutela ambientale della Polizia locale spezzina a seguito di segnalazioni di abitanti del quartiere del Canaletto, che avevano notato che in un fondo al piano terra di uno stabile c’era un andirivieni di veicoli poi lasciati in sosta nelle immediate vicinanze. I mezzi venivano movimentati da un uomo in tuta da meccanico, ma a nessuno risultava che a quell’indirizzo vi fosse mai stata un’officina.

L’attività d’indagine ha consentito, dopo vari appostamenti effettuati nella zona, anche in abiti civili, di osservare che all’interno del fondo c’erano varie attrezzature: un ponte sollevatore, un compressore, un “cric” mobile, smeriglio, cassettiere con attrezzi, utensili da meccanico, presse, trapano a colonna e macchina per smontaggio gomme. Il tutto era utilizzato per lo svolgimento di riparazioni meccaniche di ogni genere. Gli agenti della Locale hanno preso diretta visione di svariati conducenti che, con i loro veicoli, accedevano al fondo e venivano accolti da un uomo in tuta da meccanico, con il quale contrattavano la riparazione dei loro veicoli.

Acquisiti gli elementi gli agenti sono entrati nel fondo e l’ispezione ha confermato che all’interno era allestita una vera e propria officina con la presenza al suo interno di autoveicolo in fase di riparazione, con il cofano alzato e la copertura del motore smontata.

A carico dell’esercente dell’attività abusiva, di nazionalità polacca ma residente nel Quartiere Umbertino, è stata formalizzata la contestazione di esercizio abusivo di attività di autoriparazione senza iscrizione al registro delle imprese né all’albo delle imprese artigiane, come invece prescritto dalla legge. Sono state applicate sanzioni che vanno da un minimo di 5.164 euro a un massimo 15.493 euro oltre al sequestro, ai fini della confisca, di tutte le attrezzature e strumentazioni presenti per un valore di svariate migliaia di euro. Tutti gli atti amministrativi sono stati inoltrati alla Camera di Commercio in qualità di autorità competente per questi procedimenti sanzionatori.

Ma i guai per il meccanico abusivo non sono finiti con le sanzioni amministrative, poiché nel corso dell’ispezione gli agenti hanno accertato all’interno del locale un notevole quantitativo di rifiuti speciali tra cui parti di motore, olii esausti, filtri… per il cui stoccaggio e smaltimento non era in grado di esibire alcun titolo autorizzativo.

La Locale ha proceduto quindi a informare l’autorità giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali, cui consegue la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro.

Sono, invece, in fase di completamento le procedure per l’identificazione dei proprietari dei veicoli, clienti dell’officina abusiva, visto che la normativa prevede sanzioni pecuniarie anche a loro carico.

 

Fonte: Città della Spezia

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