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Data di pubblicazione: 22 settembre 2014

Confisca e rottamazione

Si ringrazia il dott. Luigi Altamura, Comandante della P.M. di Verona, per l'autorizzazione alla pubblicazione del seguente articolo.


Lo Stato corre ai ripari dopo il buco da centinaia di milioni di euro che si è creato negli anni, con le spese di deposito per i veicoli sequestrati e confiscati.
Con il decreto del Ministero dell'Interno di concerto con l'Agenzia del Demanio del 10 settembre 2014 si dà perciò attuazione alla legge di stabilità 2014 che ha previsto la vendita e la rottamazione dei veicoli giacenti nelle depositerie al 31 dicembre 2011. Nel provvedimento si forniscono le modalità operative per la vendita straordinaria e la rottamazione dei veicoli sequestrati e confiscati a seguito di violazioni del codice della strada e che giacciono da anni nelle depositerie.
L'attuazione del decreto, firmato dal capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali e dall'Agenzia del demanio, consentirà una riduzione della spesa pubblica in un settore i cui oneri a carico dello Stato attualmente superano i 200 milioni di euro. Altri centinaia di milioni di euro hanno riguardato gli enti locali, e visti gli attuali tagli ai bilanci ogni provvedimento che riduce tali spese è assolutamente indispensabile per i Sindaci e i Comandanti.
Ruolo centrale nella procedura lo avranno le Prefetture, presso le quali saranno costituite commissioni cui parteciperanno anche rappresentanti dell'Agenzia del demanio, di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale. Compito delle strutture sarà quello di definire, in base a parametri prestabiliti, le modalità di smaltimento.
Alto anche l'impatto ecologico del provvedimento: la vendita straordinaria e la rottamazione consentiranno di smaltire un gran numero di veicoli da lungo tempo giacenti, con significativi benefici per la salvaguardia dell'ambiente e del territorio.
Alla stesura dell'importante documento ha dato un contributo anche l'Anci che ha elogiato in un comunicato l'emanazione del decreto.
Finalmente anche la Polizia Locale entra nella commissione prefettizia e assume un ruolo primario vista l'attività svolta proprio con il quotidiano lavoro su strada. Fondamentale sarà l'attività delle Commissioni, che dovranno esaminare la documentazione fotografica dei veicoli e i verbali degli organi di polizia stradale, ove disponibili. Vengono anche indicati i veicoli da alienare ai soli fini della rottamazione e i criteri secondo cui determinare il corrispettivo dell'alienazione per il numero totale di veicoli presenti in ogni depositeria. Ed ancora si evidenzia una particolare attenzione verso una gestione dei raffronti tra il costo dei deposito e il reale valore dei veicoli, in negativo o positivo. Allegato al decreto è stata realizzata una scheda per descrivere lo stato dei veicoli.
"Il tema è di grande attualità - ha dichiarato in una nota Luigi Altamura, Comandante della Municipale di Verona – alla luce dell'entrata in vigore da ieri del decreto dirigenziale del ministero dell'Interno, di concerto con l'Agenzia del demanio, del 10 settembre 2014 il cui comunicato e' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n.217 del 17 settembre scorso, con il quale si forniscono le modalità operative per la vendita straordinaria e la rottamazione dei veicoli sequestrati e confiscati, a seguito di violazioni del codice della strada e che giacciono da anni nelle depositerie".
Per Altamura "il provvedimento contiene delle novità per i comandanti delle Polizie Locali, a partire dalla partecipazione alla Commissione per l'espletamento delle attività istituita presso ogni Prefettura, prevista dall'articolo 2 che dovrà espletare i compiti assegnati entro sei mesi dalla entrata in vigore cioè entro ilm16 marzo 2015".
Il responsabile area Relazioni internazionali e cooperazione, sicurezza infrastrutture e protezione civile, cultura e sport dell'Anci, Anconio Ragonesi, ha ricordato, poi, che "l'Associazione ha lavorato alla definizione del testo del decreto nel corso degli incontri tecnici in Conferenza Stato-Città ed autonomie locali.
"Tra le novità più importanti - ha aggiunto il funzionario Anci - il combinato disposto tra l'art. 4, che individua il corrispettivo dell'alienazione, e l'art. 5 comma 2 in cui si prevede che, in caso di mancato assenso da parte del depositario a concludere la transazione con il Comune, sarà a carico dell'Amministrazione dello Stato individuare le modalità sostitutive nonché tutti gli oneri in un rapporto diretto con il depositario stesso."

dott. Luigi ALtamura



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