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Data di pubblicazione: 09 febbraio 2009

Viaggio nei comandi d'Italia: Siracusa

poliziamunicipale.it
Sardegna
Siracusa è la quarta città siciliana per numero di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. Una città di mare, caratterizzata da attrazioni tanto artistiche quanto naturalistiche. Al comando del Corpo di Polizia Municipale locale c'è il Dott. Salvatore Correnti, che ci guiderà alla scoperta della sua realtà.


Siracusa, pur contando su poco più di 124.000 abitanti, può contare su bellezze tali da essere stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unescu. Quanta parte del lavoro della Polizia Municipale è dedicata alla salvaguardia di questo patrimonio?


Tutti i giorni garantiamo un servizio a posto fisso presso la zona archeologica e un altro di presidio e vigilanza nel centro storico, visto che i due siti rappresentano i maggiori poli di attrazione turistica della città. Proprio per offrire un servizio più consono ai visitatori che giungono a Siracusa, è stato recentemente costituito un nucleo di polizia turistica della P.M., composto da agenti in grado di interloquire nelle principali lingue straniere e di espletare un lavoro di informazione, divulgazione e anche di controllo di attività correlate al turismo, quali il monitoraggio della segnaletica specifica, il controllo delle guide turistiche, dei taxi, della corretta fruizione delle aree di sosta riservati ai bus turistici etc.


Per venire incontro a tutte le esigenze, su quali mezzi e su quanti uomini può contare? Ritiene tale dotazione sufficiente?


Attualmente il corpo è composto da 187 unità, 45 delle quali hanno un contratto part-time a tempo determinato, infatti possono essere impiegate per 30 ore settimanali.
All'incirca 80 unità, compresa la quasi totalità degli agenti a contratto, è destinata ai servizi territoriali, di presidio e di controllo della viabilità.
E' questo è un numero certamente insufficiente se consideriamo l'estensione della città e il fatto che assicuriamo il servizio h 24, compreso quindi il pronto intervento notturno. Il resto del personale è suddiviso nelle altre 6 sezioni che compongono il Comando, negli uffici e sezioni del Comando stesso, nelle 9 circoscrizioni di quartiere e nelle strutture comunali dove è prevista la presenza del personale della P.M.
Per quanto riguarda i mezzi abbiamo a disposizione due uffici mobili attrezzati, 18 auto, 6 motocicli, 10 ciclomotori ed una imbarcazione con la quale svolgiamo il servizio di pattugliamento e soccorso a mare da maggio a settembre.
E' stata celebrata ad inizio dell'anno la gara per la fornitura di altre 4 auto e a breve verrà esperita la gara per la fornitura di altri 4 motocicli. L'obbiettivo principale è quello di ammodernare il parco macchine visto che 10 delle attuali sono abbastanza usurate.


Quali risorse della Polizia Municipale sono dedicate al rispetto del Codice della Strada, ed attraverso quali strumenti? Disponete anche di rilevatori automatici di infrazioni?


Le risorse umane dedicate alle attività di controllo del C.d.S. sono quelle sopra menzionate attraverso l'utilizzo dei due uffici mobili e delle pattuglie motomontate.
Abbiamo in dotazione l'etilometro, e solo da poche settimane anche il telelaser. Fin dal 2004 è attiva la ZTL nel centro storico con il sistema di video controllo ai varchi per il rilevamento automatico delle infrazioni relative agli accessi non autorizzati.


La Polizia Municipale di Siracusa però crede molto anche nella prevenzione, oltre che nella repressione. Ne è la prova la partecipazione, a dicembre, al seminario su Alcool e guida. Ritiene che i messaggio inviati con questo tipo di iniziative arrivino sufficientemente ai destinatari?

La P.M. di Siracusa non è nuova queste iniziative. Negli ultimi anni sono state fatte diverse azioni di promozione sulla sicurezza stradale anche con manifesti affissi in tutta la città.
L'azione educativa è ancora più massiccia nelle scuole, dove nello scorso anno scolastico abbiamo tenuto oltre 50 corsi per il conseguimento del patentino abbinando la parte propedeutica e conoscitiva delle norme del C.d.S. a quella di una vera e propria lezione di educazione civica e comportamentale quando si è utenti della strada. Sugli adulti, forse, i messaggi arrivano più difficilmente, invece sui ragazzi abbiamo avuto ottimi riscontri.


A detto seminario erano presenti anche rappresentanti della Polizia di Stato. Esiste una fattiva collaborazione tra Polizia Municipale e le altre forze di polizia?

La collaborazione con le altre forze di polizia è stata, e non ho motivo di dubitare che sarà, sempre frequente e significativa.
Abbiamo svolto costantemente servizi congiunti con la Polizia di Stato, i Carabinieri e anche la Guardia di Finanza.



Sul piano nazionale, qualcosa si sta muovendo nella direzione di una riforma della Polizia Municipale. Com'è la situazione in Sicilia, che è Regione a Statuto Autonomo?

In Sicilia siamo in attesa dell'approvazione di un disegno di legge al quale ho lavorato anche io insieme ad altri colleghi dell'isola. E' stato il frutto di un lavoro molto travagliato, ritardato anche dalla fine precoce della precedente legislatura regionale. L'attuale governo ha già dato segnali positivi alla categoria, approvando fra quelli di una legge di fine anno, un articolo che ha risolto un 'annosa questione relativa ad un'indennità per i comandanti. Adesso aspettiamo tutti l'approvazione di questa nuova legge, che per i contenuti e linee guida, che la caratterizzano, si porrebbe all'avanguardia a livello nazionale.


Quanto ritiene importante la formazione nella crescita professionale della categoria?

A questa domanda rispondo riallacciandomi a quella precedente, infatti, uno degli aspetti più innovativi di questa legge riguarda le nuove modalità di reclutamento e formazione del personale. Oggi non è più possibile diventare agenti di P.M. solo quando, nella migliore delle ipotesi, si è vinto un concorso. Prima di andare in servizio attivo occorre un'azione formativa che consegni ai comandi l'agente già pronto ad andare in strada. Ma dirò di più, perché oggi, per quello che la P.M. fa tutti i giorni, per il rilevante ruolo che ha all'interno della comunità locale e per i difficili rapporti che deve gestire con i diversi utenti, è necessario che a monte vengano valutate le qualità psico attitudinali del soggetto per testarne l'idoneità al servizio. E' fondamentale, però, anche l'aggiornamento del personale già in servizio, e una risorsa che sfruttiamo spesso nel mio Comando, è costituita dai responsabili delle diverse sezioni che mettono a servizio del personale la loro preparazione e la loro esperienza accumulata nel corso di decenni di servizio. Debbo però precisare anche che nel comune di Siracusa opera l'Ufficio Formazione che naturalmente svolge la sua attività per tutto il personale del comune. Per la P.M. l'Ufficio Formazione ha attuato diverse azioni formative e di aggiornamento, che hanno riscontrato il favore del personale, proponendo formatori di ottimo livello. Tutto ciò per ribadire l'importanza fondamentale della formazione, aggiornamento e preparazione del personale.


Qual è la sua posizione sull'armamento della Polizia Municipale e sulla dotazione degli altri strumenti di autodifesa?

A Siracusa da sempre la P.M. è stata armata, ritengo che per il ruolo che oggi ha la P.M. e per quello che ai suoi operatori si chiede, non si possa prescindere dall'armamento del personale. Fra gli altri strumenti di autodifesa penso possa essere utile il bastone estensibile ma solo per determinati servizi. In tema di autodifesa, potrebbe però risultare efficace la conoscenza delle tecniche personali di autodifesa.


Ci parli infine un po' di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.

Ho 50 anni, sono laureato in scienze politiche, sono sposato e padre di due figli, Simona di 23 e Valerio di 19 anni. Sono entrato nel corpo della P.M. di Siracusa nel 1989, festeggio quindi quest'anno i 20 anni di servizio.
Tengo a precisare che entrai in servizio come agente semplice, poi nel 1994, essendomi classificato al 1° posto nel concorso per ufficiali, assunsi il grado di tenente. Nel 1997 fui nominato vice comandante del corpo occupandomi in larga parte della gestione amministrativa del Comando. Nel settembre del 2003, a seguito del collocamento a riposo del comandante Vinci, fui nominato comandante del corpo.
Ho rivestito l'incarico di comandante a scavalco per quasi un anno anche in un comune della provincia e sono componente del Comitato Tecnico Regionale per la P.M., organo con funzioni consultive istituito presso l'assessorato regionale alla famiglia, politiche sociali e autonomie locali, previsto dalla vigente legge regionale. Oltre che nel mio comando ho svolto attività formativa per il personale di altri corpi della provincia.


Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.

Il saluto non può essere disgiunto dall'augurio di buon lavoro per l'anno che è appena cominciato, con la speranza che sia un anno che porti certezze per la nostra grande famiglia, a cominciare dalla approvazione della legge di riforma e proseguire nel giusto riconoscimento che meritiamo per tutto ciò che ogni giorno facciamo per la città dove operiamo e per la gente che vi abita.



Mavino Michele

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