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Data di pubblicazione: 04 settembre 2005

Lido di Savio. Sette vigili aggrediti in spiaggia

Corriere Romagna
Emilia-Romagna
Circondati da una trentina di ambulanti extracomunitari - sostenuti dai bagnanti - intenzionati a riprendersi la merce contraffatta sequestrata. Sette agenti della Polizia municipale, vittime dell’aggressione non solo verbale; insulti, minacce, sputi e spintoni per tutti e un vigile lievemente ferito ad un braccio.Un episodio grave nei confronti delle forze dell’ordine alle prese con un servizio anti abusivismo di routine a Lido di Savio; l’ultimo di una lunga serie di “rapporti difficili” con i vu-cumprà, anche a causa della crisi che non ha risparmiato il “commercio parallelo” on the beach. Un gesto reso ancora più amaro dagli applausi all’indirizzo degli ambulanti da parte dei bagnanti, che ha suscitato la dura reazione del Comandante provinciale Bartolomeo Schioppa, il quale ha annunciato rigidi provvedimenti.“Una cosa inaudita, inaccettabile, vergognosa - ha commentato -. Trovo scandaloso che la gente si frapponga durante un servizio, prendendo le difese di chi opera aggirando la legge. Questa storia - ha insistito - deve finire una volta per tutte. A breve torneremo in forze in quel tratto di spiaggia (vicino al canale che separa Lido di Savio e Milano Marittima, ndr) e se qualche bagnante si permetterà di intromettersi nuovamente verrà arrestato per resistenza a pubblico ufficiale”.Quello di ieri era solo uno dei tanti servizi predisposti contro l’abusivismo commerciale. Di solito, in quella zona, gli extracomunitari fuggono appena vedono le divise e oltrepassano il canale che segna il confine tra la zona di competenza di Ravenna e quella di Cervia. Sanno che i primi oltre non possono andare e viceversa. Varcano il limbo, una sottile striscia di terra di nessuno e sono salvi.Quest’anno però, gli affari non sono andati benissimo. Il numero sempre maggiore di ambulanti, la minor propensione all’acquisto dei turisti, i controlli serrati delle forze dell’ordine e l’approssimarsi dell’autunno hanno alterato il fragile equilibrio. Molti degli abusivi in fuga, poi, erano esasperati: qualcuno era stato coinvolto nei controlli e relativi scontri pochi giorni fa a Rimini e speravano, trasferendosi, di stare tranquilli.“Appena arrivati in spiaggia - racconta l’ispettore Roberta Ducci - gli extracomunitari sono scappati abbandonando la merce sulla sabbia. Uno di loro, nella foga, ha anche travolto una bambina che stava giocando e che fortunatamente non si è fatta male. Abbiamo raccolto la loro mercanzia; borse, cinture, cd, capi di abbigliamento per un valore di alcune migliaia di euro, che abbiamo stipato in due auto. Gli abusivi, quando hanno visto che stavamo caricando la merce, sono tornati. Erano una trentina e molto arrabbiati. Volevano che restituissimo loro tutto, cosa che ovviamente non era possibile. Al nostro rifiuto ci hanno accerchiato, incalzati da molti bagnanti che li hanno difesi, applauditi e incoraggiati. Siamo stati offesi, colpiti da spinte e sputi. Trovarsi in quella situazione - in sette contro decine di persone - non è stato piacevole. Solo per un caso le cose non sono degenerate”.lido di savio - Circondati da una trentina di ambulanti extracomunitari - sostenuti dai bagnanti - intenzionati a riprendersi la merce contraffatta sequestrata. Sette agenti della Polizia municipale, vittime dell’aggressione non solo verbale; insulti, minacce, sputi e spintoni per tutti e un vigile lievemente ferito ad un braccio.Un episodio grave nei confronti delle forze dell’ordine alle prese con un servizio anti abusivismo di routine a Lido di Savio; l’ultimo di una lunga serie di “rapporti difficili” con i vu-cumprà, anche a causa della crisi che non ha risparmiato il “commercio parallelo” on the beach. Un gesto reso ancora più amaro dagli applausi all’indirizzo degli ambulanti da parte dei bagnanti, che ha suscitato la dura reazione del Comandante provinciale Bartolomeo Schioppa, il quale ha annunciato rigidi provvedimenti.“Una cosa inaudita, inaccettabile, vergognosa - ha commentato -. Trovo scandaloso che la gente si frapponga durante un servizio, prendendo le difese di chi opera aggirando la legge. Questa storia - ha insistito - deve finire una volta per tutte. A breve torneremo in forze in quel tratto di spiaggia (vicino al canale che separa Lido di Savio e Milano Marittima, ndr) e se qualche bagnante si permetterà di intromettersi nuovamente verrà arrestato per resistenza a pubblico ufficiale”.Quello di ieri era solo uno dei tanti servizi predisposti contro l’abusivismo commerciale. Di solito, in quella zona, gli extracomunitari fuggono appena vedono le divise e oltrepassano il canale che segna il confine tra la zona di competenza di Ravenna e quella di Cervia. Sanno che i primi oltre non possono andare e viceversa. Varcano il limbo, una sottile striscia di terra di nessuno e sono salvi.Quest’anno però, gli affari non sono andati benissimo. Il numero sempre maggiore di ambulanti, la minor propensione all’acquisto dei turisti, i controlli serrati delle forze dell’ordine e l’approssimarsi dell’autunno hanno alterato il fragile equilibrio. Molti degli abusivi in fuga, poi, erano esasperati: qualcuno era stato coinvolto nei controlli e relativi scontri pochi giorni fa a Rimini e speravano, trasferendosi, di stare tranquilli.“Appena arrivati in spiaggia - racconta l’ispettore Roberta Ducci - gli extracomunitari sono scappati abbandonando la merce sulla sabbia. Uno di loro, nella foga, ha anche travolto una bambina che stava giocando e che fortunatamente non si è fatta male. Abbiamo raccolto la loro mercanzia; borse, cinture, cd, capi di abbigliamento per un valore di alcune migliaia di euro, che abbiamo stipato in due auto. Gli abusivi, quando hanno visto che stavamo caricando la merce, sono tornati. Erano una trentina e molto arrabbiati. Volevano che restituissimo loro tutto, cosa che ovviamente non era possibile. Al nostro rifiuto ci hanno accerchiato, incalzati da molti bagnanti che li hanno difesi, applauditi e incoraggiati. Siamo stati offesi, colpiti da spinte e sputi. Trovarsi in quella situazione - in sette contro decine di persone - non è stato piacevole. Solo per un caso le cose non sono degenerate”.
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