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Data di pubblicazione: 18 aprile 2014

SOS dagli operatori della pm della Bassa Romagna

Lugonotizie
Emilia-Romagna
Il 70% degli appartenenti al corpo presenta domanda per emigrare in altri comandi
Agenti, sottufficiali ed ufficiali responsabili di nucleo e presidio, neoassunti e operatori navigati con molti anni di servizio nella PM, agenti e graduati di ogni presidio comunale, persone residenti in zona e non.

Non c'è nessuna distinzione, sono presenti le più disparate motivazioni ma il denominatore è chiaro per tutti: spira un vento che porterebbe ad una forte emigrazione dalla PM della Bassa Romagna. Il personale con questa azione fa emergere un senso di malessere diffuso con proporzioni, a quanto pare, non da sottovalutare. Sostanzialmente pare tiri una brutta aria. In data 28 m

arzo è stato indetto dal dirigente dell'ufficio personale dell'Unione della Bassa Romagna, Roberto Suzzi, un bando riguardante la formazione di una graduatoria per la mobilità esterna verso un'altra pubblica amministrazione per l'anno 2014. Alla graduatoria potevano accedere tutti coloro che avevano maturato 5 anni di servizio, ma erano previste anche deroghe particolari, in relazione a delicate situazioni famigliari o personali.

All'ufficio personale dall' 1 al 15 Aprile, data ultima in cui era possibile presentare la domanda, è stato un andirivieni continuo di agenti. Martedì, 15 aprile, il bando è stato chiuso. C'è veramente da restare esterrefatti andando a verificare quante siano le persone che hanno effettivamente presentato la richiesta di accesso alla mobilità esterna.

Nell'Unione dei Comuni ci sono 354 dipendenti di cui 64 effettivi di PM, comandante e vice esclusi; non solamente i vigili ma la totalità dei dipendenti aveva la possibilità di accedere alla mobilità. La domanda è stata presentata da una sessantina di persone ma va evidenziato il fatto che di queste, ben 50 provenivano dagli agenti.

Fatto sta che tra una incredulità generale, circa il 70% degli appartenenti al corpo di PM ha formalmente espresso il desiderio di emigrare verso altri lidi. Nel 2013 le domande di mobilità esterna nella PM si contavano sulle dita delle mani. Vista la moltitudine di richieste provenienti da questo singolo servizio, il vertice del corpo, o chi ne tira le fila, dovrà pur porsi qualche domanda su questa voglia frenetica di uscire dalle divise; che vi fossero dei problemi interni e un certo malumore lo si era intuito visti anche i molteplici e ripetuti comunicati sindacali.

La grande partecipazione al bando probabilmente, è la prova concreta di un qualcosa che realmente non funziona fra operatori e chi tira le fila. "Sicuramente c'è chi ha fatto domanda per motivi personali- dice un agente di PM che preferisce rimanere nell'anonimato- ma c'è anche chi, dovendo esporsi con nome e cognome, non l'ha fatta per il timore di essere dislocato in zone diverse da quelle in cui operava, visto che da qualche giorno si parla anche di un'imminente nuova dislocazione del personale; ma tantissimi hanno invece optato per questa scelta ed è chiaro che lo si è fatto per dare un segnale deciso o meglio per lanciare un "SOS" al di fuori del comando stesso.

I malumori relativi all'organizzazione del servizio sono presenti fin dalla costituzione del corpo unico nel 2011 e si sono acuiti nell'ultimo periodo in relazione a vicende interne che, sicuramente, hanno contribuito a creare il risultato ottenuto".


Fonte:
Lugonotizie
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