Data di pubblicazione:
18 gennaio 2014
Mobilitazione nazionale: esito degli incontri
Fonte:
Uff. Stampa
Regione:
Lazio
In allegato il comunicato ufficiale degli organizzatori riguardante l'esito degli incontri avuti con le istituzioni in occasione della mobilitazione nazionale del 12 e 13 gennaio scorsi.
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A due anni dalla morte dell'agente Niccolò Savarino, travolto e ucciso da un Suv a Milano,
la polizia locale italiana scende in piazza. Lo fa per rivendicare una riforma del settore che fornisca agli agenti gli strumenti idonei a portare avanti al meglio il proprio lavoro. Infatti ad oggi i vigili svolgono nei fatti funzioni comparabili a quelle delle Polizie dello Stato senza tuttavia avere una legge di riferimento che definisca in modo preciso i loro compiti, le forme di collaborazione con altre forze dell'ordine e, soprattutto, le forme di tutela basilari.
Obiettivo della manifestazione è nel dettaglio quello di ottenere un equo indennizzo per causa di servizio, una previdenza e assistenza equiparata alle altre forze dell'ordine. Inoltre gli agenti di polizia locale, pur svolgendo attività di polizia giudiziaria o polizia dello stato su tutto il territorio nazionale, non ne hanno la qualifica. Questo non consente l'accesso alle banche dati per operare rapidamente nell'interesse dei cittadini. Mancano infine gli strumenti di tutela e servizio esterno in sicurezza e obbligatoriamente almeno in coppia.
Tremila gli agenti presenti in piazza santi Apostoli, provenienti da tutta Italia, determinanti a continuare un percorso che ormai va avanti da due anni.
Presente in piazza anche l'ex sindaco Alemanno: "Ho espresso solidarietà e sostegno politico alla mobilitazione nazionale della Polizia Locale d'Italia che chiede il riconoscimento della propria dignità di agenti di polizia e non di impiegati in divisa. Mentre si attende da anni una legge quadro che riqualifichi le funzioni della Polizia Locale, il governo Monti ha abolito l'equo indennizzo per questi lavoratori. Questo significa che se un vigile urbano si fa male durante l'esercizio delle sue funzioni o ha una malattia professionale deve provvedere a sue spese, senza nessun sostegno da parte dello Stato. Da Sindaco ho cercato di introdurre forme assicurative sostenute dal Comune per ovviare questo problema, ma questa è una vergogna da eliminare immediatamente. È necessario fare un decreto legge per reintrodurre subito l'equo indennizzo per le Polizie Locali d'Italia
Fonte:
RomaToday
Clicca qui per la pagina ufficiale della Manifestazione Nazionale, con tutte le foto dell'evento.
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A due anni dalla morte dell'agente Niccolò Savarino, travolto e ucciso da un Suv a Milano,
la polizia locale italiana scende in piazza. Lo fa per rivendicare una riforma del settore che fornisca agli agenti gli strumenti idonei a portare avanti al meglio il proprio lavoro. Infatti ad oggi i vigili svolgono nei fatti funzioni comparabili a quelle delle Polizie dello Stato senza tuttavia avere una legge di riferimento che definisca in modo preciso i loro compiti, le forme di collaborazione con altre forze dell'ordine e, soprattutto, le forme di tutela basilari.
Obiettivo della manifestazione è nel dettaglio quello di ottenere un equo indennizzo per causa di servizio, una previdenza e assistenza equiparata alle altre forze dell'ordine. Inoltre gli agenti di polizia locale, pur svolgendo attività di polizia giudiziaria o polizia dello stato su tutto il territorio nazionale, non ne hanno la qualifica. Questo non consente l'accesso alle banche dati per operare rapidamente nell'interesse dei cittadini. Mancano infine gli strumenti di tutela e servizio esterno in sicurezza e obbligatoriamente almeno in coppia.
Tremila gli agenti presenti in piazza santi Apostoli, provenienti da tutta Italia, determinanti a continuare un percorso che ormai va avanti da due anni.
Presente in piazza anche l'ex sindaco Alemanno: "Ho espresso solidarietà e sostegno politico alla mobilitazione nazionale della Polizia Locale d'Italia che chiede il riconoscimento della propria dignità di agenti di polizia e non di impiegati in divisa. Mentre si attende da anni una legge quadro che riqualifichi le funzioni della Polizia Locale, il governo Monti ha abolito l'equo indennizzo per questi lavoratori. Questo significa che se un vigile urbano si fa male durante l'esercizio delle sue funzioni o ha una malattia professionale deve provvedere a sue spese, senza nessun sostegno da parte dello Stato. Da Sindaco ho cercato di introdurre forme assicurative sostenute dal Comune per ovviare questo problema, ma questa è una vergogna da eliminare immediatamente. È necessario fare un decreto legge per reintrodurre subito l'equo indennizzo per le Polizie Locali d'Italia
Fonte:
RomaToday
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Il comunicato | 158,4 kB |
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