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Data di pubblicazione: 31 luglio 2004

In arrivo Napolipark

Il Mattino
Campania
Ganasce bloccaruote e carrigrù. Decolla finalmente Napolipark che da settembre potrà reprimere in proprio, senza affidarsi ai vigili urbani, le soste vietate. Restano gli ultimi ostacoli, come l’individuazione di tre aree da adibire a depositi auto e una massiccia campagna di informazione per spiegare ai cittadini che chi metterà la propria auto al di fuori delle strisce blu rischia grosso: che la vettura sia rimossa con un carro attrezzi o che vengano applicate alle ruote le ganasce, per disattivare le quali bisognerà pagare un prezzo salato. La svolta giovedì quando, a due anni dalla nascita della Napolipark, sono state approvate dalla giunta le deliberazioni relative ai tre contratti di servizio tra il Comune e la società che gestisce le strisce blu: rimozione forzata con carrigrù, gestione del servizio dei bloccaruote e gestione della sosta tariffata su aree pubbliche. «È opportuno evidenziare la vera novità - spiega l’assessore alla mobilità Luca Esposito - e cioè l’avvio da parte di Napolipark delle attività relative alla rimozione forzata delle auto in sosta vietata, oggi gestita direttamente dalla polizia municipale, e soprattutto dell’applicazione del dispositivo bloccaruote (ganasce) alle auto in sosta vietata». Per la gestione di tali attività verranno affidati inizialmente in comodato d’uso gratuito temporaneo 13 carrigrù attualmente in dotazione alla polizia municipale e saranno impiegati, a fianco agli operatori della società, gli ausiliari del traffico, dipendenti del Comune che attualmente prestano servizio all’unità operativa rimozioni della polizia municipale presso il parcheggio Brin. «Tali ausiliari - spiega ancora Esposito - verranno impiegati per le attività di elevazione dei verbali di contravvenzione e saranno affiancati agli operatori della Napolipark sia sui carrigrù che sugli automezzi utilizzati per l’applicazione delle ganasce». Presto, come detto, partirà una campagna informativa, verrà inoltre istituito un numero verde attraverso il quale sarà possibile accedere alle informazioni delle auto rimosse e allestita una centrale operativa a cui sarà possibile, con una semplice telefonata, richiedere lo sblocco immediato dell’autoveicolo fermato dalle ganasce. Ancora da definire quanto pagheranno i trasgressor. Il meccanismo funzionerà più o meno così: squadre di Napolipark gireranno per zona in auto con circa 15 ganasce nel bagagliaio. I «vigilini» quando vedranno un’auto in sosta vietata la bloccheranno con le ganasce. Sul bloccaruote ci sarà il numero verde del call center a cui il trasgressore dovrà chiamare per far liberare la propria auto, pagando, però, oltre alla sosta vietata, la metà dell’importo della sanzione accessoria prevista per la rimozione con carrigrù (42 euro e mezzo) da consegnare, almeno per i primi tempi, direttamente al vigilino. Verranno bloccate soltanto le auto che non intralciano il traffico.
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