martedì, 6 maggio 2025
spinner
Data di pubblicazione: 01 gennaio 2009

Viaggio nei comandi d'Italia: Borgo S. Lorenzo

poliziamunicipale.it
Sicilia
Il nostro viaggio tra i Comandi d'Italia riprende dalla Toscana, dallo splendido territorio dei Comuni di Borgo San Lorenzo e Palazzolo sul Senio. Lo facciamo insieme al neo-Comandante, Gianni Doni.

Ci parli innanzitutto della realtà e del territorio in cui si trova ad operare.


Il territorio è quello dei comuni di Borgo San Lorenzo e Palazzuolo Sul Senio, nel territorio del Mugello (provincia di Firene), che hanno da tempo attivato una gestione associata del servizio di polizia municipale. Si parte dalle immediate vicinanze di Firenze e, percorrendo la SR 302, si scende nella valle del Mugello fino a Borgo San Lorenzo e poi si prosegue in salita fino al Passo della Colla. Qui si lascia la SR 302 girando a sinistra lungo la SP 447, si oltrepassa il Passo della Sambuca e si ridiscende sul versante della Romagna Toscana – Alto Mugello, fino a Palazzuolo Sul Senio, proseguendo poi fino al confine con la Provincia di Ravenna. E' un territorio immenso e bellissimo, dalle caratteristiche molto variegate e con un condizioni ambientali spesso difficili. Oltre a ciò le due aree sono costellate da numerose frazioni il cui presidio drena molte risorse.

In questo contesto, come è strutturato l'organigramma e quali sono i mezzi a disposizione degli operatori? Ritiene sufficienti le risorse di cui dispone?
Quali risorse della Polizia Municipale sono dedicate al rispetto del Codice della Strada, ed attraverso quali strumenti? Disponete anche di rilevatori automatici di infrazioni?


Questa è una risposta scontata: le risorse non bastano mai. In realtà nonostante che le risorse a disposizione non siano moltissime riusciamo a garantire degli standard molto alti. L'organico del Corpo di Borgo San Lorenzo è di 1 Funzionario, 2 Ispettori e 10 Agenti. A questi si aggiungono 2 Ausiliari della sosta che dipendono funzionalmente dal Corpo. Il Servizio di PM di Palazzuolo Sul Senio dispone di 1 Agente fisso e di 1 Agente a tempo determinato. Il Vicecomandante di Borgo San Lorenzo, Marco Bambi, è Responsabile del Servizio di PM di Palazzuolo sul Senio. Le risorse umane sono utilizzate indifferentemente sulle varie materie di nostra competenza, poiché siamo sotto alla "massa critica" che consenta la formazione di nuclei specializzati. Abbiamo complessivamente 5 autoveicoli e 3 veicoli a due ruote, oltre a 9 postazioni di autovelox con 3 apparecchi. Questo perché nella maggior parte delle postazioni gli apparecchi ruotano in random – non è importante il numero di verbali fatti, quanto l'incertezza che si genera negli utenti della strada, così da indurli a rallentare comunque, in quei tratti ove ci interessa che rallentino. Riguardo agli ausiliari, questi si sono rivelati una risorsa preziosa perché gestendo direttamente le infrazioni statiche hanno svincolato risorse per i posti di controllo, le violazioni dinamiche, il presidio delle frazioni e delle aree verdi ed in generale per un miglior controllo del territorio

Si fa un gran parlare della correlazione tra incidentalità e consumo di alcool, e si parla ancora di abbassare il limite consentito a 0,2. Lei cosa ne pensa?


Riguardo alla correlazione tra incidentalità e consumo di alcool, questa è ormai un dato consolidato ed è importante agire come repressione, ma anche a livello educativo. Per l'abbassamento del limite a 0,2, personalmente sono di parere contrario. Credo infatti che si tratti di una affermazione demagogica, altre "grida manzoniane" con un sicuro impatto mediatico, ma in concreto una sciocchezza. Le regole ci sono già, basta seguirle e farle rispettare.

Sul piano nazionale, qualcosa si sta muovendo nella direzione di una riforma della Polizia Municipale. La Toscana è già una delle Regioni più avanti da questo punto di vista. Cosa si aspetta nell'immediato?


Mi aspetto più che altro un riconoscimento, anche giuridico. Nel senso che già svolgiamo concretamente da anni quelle mansioni che dovrebbero rappresentare una novità. Prendiamo ad esempio il recente "pacchetto sicurezza". Gli ambiti operativi previsti da tale normativa, comprese le specificazioni del successivo decreto Maroni, li coprivamo già da sempre. Tale nuova normativa ha però indirettamente inciso sulla qualifica di UPG dei nostri addetti al coordinamento e controllo, ampliandola finalmente a tutto il codice penale alle ulteriori norme penali che interessano tutti gli interessi giuridici tutelati dai provvedimenti in parola, questo per il combinato disposto degli artt 55 e 57 del CPP e art. 5 L.65/86. Mi aspetto che questo processo di riconoscimento sia più consapevole – sorge il dubbio che il legislatore non si sia nemmeno accorto di questi effetti indiretti – e completo.

Quanto ritiene importante la formazione nella crescita professionale della categoria?


La formazione è fondamentale, sia per la formazione tradizionale del
sapere
e del
saper fare
, ma anche in relazione al
saper essere
. Per le prime 2 famiglie di competenze possiamo tra l'altro agire utilizzando risorse interne di fascia D da responsabilizzare, formare come formatori e far crescere, con indubbi proficui vantaggi per la struttura. Per la formazione sulle competenze comportamentali invece per ora di solito siamo costretti a rivolgerci all'esterno, ma primo o poi ci emanciperemo anche in questo campo. Io sono fiducioso.

Qual è invece il rapporto con le altre Forze di Polizia? Esiste una collaborazione nel portare avanti le operazioni, oppure c'è una netta divisione dei compiti?


Nelle aree del Mugello e dell'Alto Mugello vi è una collaborazione quasi quotidiana con i Carabinieri. I rapporti sono ottimi sia con i CC che con le altre forze presenti sul territorio, in concreto, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Provinciale, anche se, con tali corpi, operativamente si verifica un minor numero di occasioni che consentano una collaborazione.

Sono sempre più frequenti le aggressioni alle divise, determinate anche da campagne di stampa ostili che aumentano la frustrazione di chi è soggetto a sanzioni amministrative comminate dalla Polizia Municipale. Il vostro corpo dispone di strumenti di autodifesa? Sarebbe favorevole ad un armamento obbligatorio della Polizia Municipale?


La mia storia professionale inizia venti anni fa presso il Corpo di Polizia Municipale di Firenze, che è armato dal 1854, quando ancora serviva il Granduca di Toscana. Personalmente ritengo che il servizio debba essere obbligatoriamente armato per tutti e credo che chi abbia un minimo di pratica di questo mestiere non possa che concordare con me. Riguardo agli strumenti di autodifesa, penso che possano essere utili, dipende quali e quando. Lo spray antiaggressione si è già dimostrato un valido aiuto, per tutte quelle situazioni in cui l'arma è eccessiva e le mani nude sono insufficienti.

Ci parli infine un po' di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.


Vengo dai ranghi, poiché sono entrato in servizio a Firenze come Agente di Polizia Municipale con il concorso 1988 e da allora ho girato abbastanza. All'inizio sono stato assegnato al distaccamento di Rifredi - Servizio Territoriale. Nel 1992 sono passato al costituendo Nucleo Controllo Territorio, reparto di nuova istituzione creato per occuparsi delle problematiche inerenti ai compiti di protezione civile, al controllo del territorio (specie in relazione agli insediamenti abusivi di extracomunitari), alla difesa idraulica. Nel corso del 1993, a seguito delle indagini attivate a causa degli eventi alluvionali che avevano colpito il territorio fiorentino dell'ottobre del 1992, venni temporaneamente assegnato all'ufficio del magistrato che si occupava di quei fatti, svolgendo compiti investigativi su delega dell'autorità giudiziaria. A fine '93 venni distaccato alla Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Firenze, entrando a far parte della locale Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale. Nella primavera 1997 vinsi il concorso per Istruttore Direttivo di Polizia Municipale (VII qualifica funzionale - "Ispettore"). Con il passaggio alla qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, vi fu uno sviluppo in qualità dei fascicoli che mi trovavo a gestire perché venni delegato di indagini di natura particolarmente delicata, che comportarono in più occasioni la progettazione, pianificazione e direzione di complesse operazioni interforze di polizia giudiziaria, con impiego contemporaneo e coordinato di personale di vari corpi ed enti.

Nell'inverno 2001 vinsi il concorso per Funzionario di Polizia Municipale (cat. giuridica D3) e
conseguentemente, il primo marzo 2002 venni nominato Funzionario Responsabile del Nucleo di Polizia Edilizia del Corpo della Polizia Municipale di Firenze.

Dopo circa un anno mi venne attribuita la Posizione Organizzativa quale responsabile dell'Area Studi e Formazione del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Firenze, con competenza in materia di supporto giuridico (predisposizione ordini di servizio e prontuari, risposte a quesiti interni ed esterni, ecc.), formazione del personale e contenzioso (ricorsi al Prefetto ed opposizioni di fronte al Giudice di Pace).

Dal 1/12/2008, sempre titolare di posizione organizzativa, mi è stata assegnata la responsabilità dell'Area Procedimenti Sanzionatori, competente per la gestione dei verbali relativi alle sanzioni amministrative, per la verbalizzazione delle infrazioni rilevate con sistemi di rilevamento automatico, per la custodia dei veicoli rimossi e/o oggetto di fermo o sequestro e delle merci sequestrate, nonché dell'emissione delle cartelle esattoriali.

Nell'estate 2008 ho partecipato alla selezione per il posto di Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Borgo San Lorenzo, venendo prescelto per tale compito e prendendo servizio il 15 ottobre. Non abuso oltre della vostra pazienza.

Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.


Porgo a tutti i migliori auguri per il nuovo anno, nella certezza che il futuro porterà sicuri e proficui sviluppi per la polizia locale, anche in relazione ad una graduale maggiore attuazione dei principi del decentramento e del federalismo.



Mavino Michele

In allegato l'inserto da collezionare


Clicca qui per le precedenti uscite della serie.


Immagini allegate
452,7 kB
Articoli simili