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Data di pubblicazione: 08 agosto 2008

Viaggio nei Comandi d'Italia: Trieste

poliziamunicipale.it
Friuli-Venezia Giulia
La Polizia Municipale di Trieste può a ben diritto rivendicare di essere ai primissimi posti a livello nazionale per storia e tradizione. Coi suoi 146 anni di storia e con il prestigio dato dai numerosi riconoscimenti ricevuti, il Corpo della realtà del capoluogo del Friuli Venezia Giulia ci è presentato dal suo Comandante, il dott. Sergio Abbate.




Trieste è l'unica città della Regione a superare i 200.000 abitanti. Che organico ha a sua disposizione per coprire i servizi, in una realtà che tra l'altro è frontaliera e rappresenta un importante collegamento coi paesi dell'Est? Ritiene la dotazione organica a disposizione?


Il Corpo della P.M. di Trieste comprende 276 addetti tra ufficiali, sottufficiali e agenti, oltre a 50 impiegati amministrativi ed ausiliari.
La professionalità del personale, che fornisce una vasta gamma di interventi nei diversi settori della polizia stradale, commerciale, edilizia e giudiziaria, riesce a garantire un servizio sufficiente alle esigenze della città. E' evidente che un maggior numero di operatori potrebbe consentire una ancora migliore gestione del territorio, ma dove non vi sono i numeri diventa indispensabile trovare soluzioni diverse, ossia un'attenta organizzazione delle risorse disponibili.
E' anche vero che Trieste è una città che, in quanto capoluogo di regione e per la sua stessa posizione strategica, appare destinata a veder crescere il proprio ruolo in ambito nazionale ed europeo; se tali prospettive si realizzeranno, non è escluso che i numeri possano essere rivisti.


Le cifre sull'attività svolta, pubblicate annualmente sul sito della Rete Civica di Trieste, testimoniano l'apporto fondamentale della Polizia Municipale nel garantire ordine, sicurezza e vivibilità alla città. Ritiene che la popolazione sia sufficientemente informata sulle attività svolte, o ritiene che l'immagine della Polizia Municipale debba ancora essere rivalutata per quello che realmente fa?


In questi ultimi anni la Polizia Municipale di Trieste è riuscita a consolidare e a sviluppare quel rapporto di fiducia con la cittadinanza su cui si deve necessariamente fondare qualsiasi progetto volto a migliorare la qualità della vita di una città.
I cittadini si rivolgono alla nostra Polizia Municipale prevalentemente tramite una Sala Operativa, peraltro di recente dotata di un rinnovato sistema di videosorveglianza, per chiedere informazioni e interventi di vario genere: dal rilievo di infortuni stradali - 2.654 soltanto nel 2007 - alla richiesta di informazioni sul traffico, dalla segnalazione di casi abusivismo edilizio o commerciale, alla situazione di intralcio o pericolo per la circolazione. Se le 47.000 richieste di intervento dimostrano che la popolazione è consapevole delle numerose e complesse competenze svolte da questo organo di polizia locale, è altrettanto vero che spesso alcune sono sottovalutate.
Spetta però a noi operatori del settore polizia locale farci conoscere meglio, trasmettere in modo efficace le caratteristiche della nostra attività, anche utilizzando strumenti di comunicazione non convenzionali. Quest'anno, ad esempio, in occasione del 146° anniversario di fondazione del Corpo il nostro Ufficio Relazioni Esterne ha realizzato un CD in cui i dati dell'attività svolta nel 2007 sono presentati in una chiave espressiva più moderna ed originale, poiché corredata di immagini e musiche; una formula comunicativa che credo rispecchi pienamente lo spirito della P.M. di Trieste.



La Polizia Municipale di Trieste ha un ruolo importante anche nella formazione e nell'aggiornamento, organizzando incontri come quello tenutosi recentemente sulle tecniche d'indagine. Che spazio viene dato alla formazione in generale all'interno del Corpo?


Ho sempre attribuito un grande rilievo alla formazione in generale e a quella specifica in particolar modo, poiché sono convinto che la crescita professionale degli operatori sia la migliore garanzia di un servizio qualitativamente alto, cui i cittadini hanno diritto. D'altronde la società attuale propone sfide complesse alle quali il personale della Polizia Municipale deve saper rispondere con strumenti e abilità adeguati. La giornata di studio sulle tecniche d'indagine - conoscenze che appaiono indispensabili in materia di polizia giudiziaria – è stato un momento formativo particolarmente importante e apprezzato dai numerosi partecipanti provenienti da tutto il Triveneto, anche perché vi era un relatore d'eccezione quale il Ten. Col. Luciano Garofano.
Ma nel corso dell'ultimo triennio sono stati organizzati diversi seminari in materia di polizia commerciale e stradale, riservando uno spazio significativo alle modifiche al codice della strada. Sono inoltre stati organizzati corsi di guida sicura e un programma di formazione relativa alle tecniche operative e di autodifesa, compreso l'utilizzo della strumentazione specifica in dotazione, che è coordinato da un nucleo specifico di formatori interni.



A proposito di attività d'Indagine, il Nucleo di Polizia Giudiziaria è stato insignito anche di un premio dell'ANCI per un'importante azione antidroga svolta anche attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali. Ce ne vuole parlare?


Il nucleo di Polizia Giudiziaria rappresenta ormai una realtà consolidata all'interno del Corpo della P.M. di Trieste e l'operazione cui fa riferimento, che si è protratta per alcuni mesi, concludendosi nei primi mesi del 2006, è soltanto uno degli episodi che testimoniano l'impegno della polizia locale nell'ambito della tutela della sicurezza urbana e dell'attività di contrasto a quella che, forse erroneamente, viene ancora definita "microcriminalità". In quel caso l'operazione si è conclusa con uno dei più importanti sequestri di droga destinata al mercato locale e con l'arresto di alcuni spacciatori inseriti in un traffico di sostanze stupefacenti con legami oltre confine. Ma un'azione di analoga portata è stata condotta a termine anche tra giugno e luglio di quest'anno e ha condotto all'arresto prima di 4 spacciatori minorenni e poi del loro fornitore. Inoltre il nucleo di Polizia Giudiziaria si è avvalso di specifiche metodologie d'indagine che lo scorso anno hanno permesso di individuare in due indagati per spaccio gli autori di una rapina ad un supermercato compiuta nove anni prima. Insomma, se esistessero ancora dei dubbi sull'efficacia dell'azione e della professionalità della Polizia Locale nell'ambito della sicurezza urbana, ritengo che simili operazioni possano averli ormai fugati.



Nonostante l'importante apporto che le Polizia Locali danno alle Forze di Polizia dello Stato, gli organici sono sempre più stritolati dai pesanti vincoli imposti ai dipendenti degli enti locali. Come vede il futuro, da questo punto di vista?


Fare previsioni mi sembra un po' azzardato. Auspico che, all'interno di una riorganizzazione delle competenze per la realizzazione delle politiche di sicurezza si preveda una ridefinizione del ruolo delle forze di polizia locale e, di conseguenza, anche la riduzione di simili vincoli che potrebbero incidere sulla piena equiparazione con le altre Forze di Polizia, quali ad esempio part time, istituti previdenziali ed assistenziali, ecc.



Per quanto riguarda il Codice della Strada, le Polizie Locali devono sempre più spesso affidarsi all'ausilio di mezzi automatici per il rilievo delle infrazioni, suscitando nell'opinione pubblica una certa diffidenza. Come si pone la Polizia Municipale di Trieste, da questo punto di vista, e qual è la percezione della popolazione?


L'innovazione tecnologica offre un importante supporto nell'attività di polizia stradale; è tuttavia essenziale ricordare che l'utilizzo di ogni tipo di strumentazione, dagli apparecchi che rilevano automaticamente la velocità a quelli che registrano il transito presso le postazioni semaforiche, deve essere finalizzato esclusivamente a garantire una maggiore sicurezza sulle strade e non a "fare cassa". Per i controlli del semaforo rosso utilizziamo i sistemi con la presenza dell'operatore e non abbiamo mai stipulato contratti che prevedono il pagamento di provvigioni commisurato al numero delle infrazioni. Per i controlli sulla velocità usiamo il telelaser, fermando e contestando immediatamente l'infrazione.
La Polizia Municipale di Trieste ha sempre seguito questi principi e pertanto non sono sorte incomprensioni con i cittadini.



Essendo una città transfrontaliera e molto turistica, Trieste è soggetta anche a fenomeni di abusivismo e contraffazione, a cui la Polizia Municipale è molto attenta. Ritiene che il fenomeno sia da considerarsi sotto controllo?


Confermo che il fenomeno è circoscritto anche grazie a un continuo e serrato monitoraggio della situazione. E attualmente non vi sono indizi relativi a un eventuale incremento di tali episodi. E' evidente che l'opera di prevenzione continua attraverso un'assidua presenza dei nostri operatori sul territorio.



Ci parli infine un po' di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.


E' sempre un po' imbarazzante parlare di sé. Anche perché in questo caso si corre il rischio di annoiare i lettori. Quindi mi limiterò a dire che sono laureato in Giurisprudenza, in possesso dell'abilitazione di avvocato e di un master di specializzazione in Polizia Municipale. Da quindici anni ricopro il ruolo di Comandante della Polizia Municipale, prima presso il Comune di Verona e dal 2004 presso il Comune di Trieste. Sono inoltre Presidente del Circolo dei Tredici (Associazione di Comandanti ed Ufficiali delle Polizia Municipali del Triveneto) e componente di diversi comitati tra cui il Comitato Tecnico Nazionale presso l'ANCI per la Polizia Municipale ed il Comitato Tecnico Regionale presso la Scuola di Polizia Municipale del Friuli Venezia Giulia; inoltre sono condirettore della rivista professionale "Il Vigile Urbano" e iscritto all'ordine dei giornalisti.
Concludo dicendo che mi ritengo fortunato di svolgere un'attività che mi piace e in cui credo.



Terminiamo il nostro incontro chiedendole di inviare un saluto ai nostri lettori.


E' con grande piacere che mi rivolgo ai vostri lettori. Colgo l'occasione per rivolgere loro l'augurio di una estate serena. E proprio perché siamo in periodo di vacanze invito tutti a essere prudenti alla guida e ad osservare le norme del codice della strada. Perché le vacanze siano davvero "Buone vacanze!"


Mavino Michele

In allegato l'inserto da collezionare.


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