martedì, 6 maggio 2025
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Data di pubblicazione: 06 febbraio 2008

Viaggio nei Comandi d'Italia: Osimo

poliziamunicipale.it
Marche
Osimo è un Comune collinare della provincia di Ancona che negli ultimi anni ha vissuto un costante incremento demografico, fino a superare la soglia dei 30.000 abitanti.

Ci parli innanzitutto della realtà nella quale si trova ad operare.

In effetti in pochi anni il Comune di Osimo ha superato i 32.000 abitanti e questo incremento demografico, dovuto sia alla forte espansione dell'edilizia residenziale e artigianale che ad una notevole immigrazione di stranieri e italiani delle regioni meridionali, ha portato con se varie problematiche di integrazione, ampliato i disagi della popolazione giovanile e fatto nascere, o ampliare, un fenomeno di microcriminalità prima quasi sconosciuto, oltre ad un consequenziale aumento degli atti di vandalismo.
Nello stesso periodo molteplici sono stati gli interventi nelle infrastrutture nel senso più ampio: dagli impianti sportivi ( nuovo palazzetto dello sport, una miriade di campi polivalenti sparsi nei vari quartieri e frazioni del territorio comunale) all'edilizia scolastica, dagli interventi per migliorare la sicurezza stradale (marciapiedi e rotatorie) a quelli per la sicurezza urbana (nuova sede e armamento per la Polizia Municipale, servizi notturni e polizia di prossimità, impianti di video sorveglianza in tutto il centro storico e nei cimiteri più grandi).
Tutto questo ha portato la Città di Osimo ad essere, ancora più di prima, il punto di riferimento per la zona Sud di Ancona e della bassa Val Musone, ma ha anche portato molto più lavoro alla Polizia Municipale che ora deve dar fondo a tutta la sua professionalità e disponibilità per dare risposte adeguate alle nuove esigenze della cittadinanza, sperando che non manchi mai l'appoggio dell'Amministrazione Comunale con investimenti nella tecnologia, nei mezzi e nelle risorse umane.



In questo contesto, come è strutturato l'organigramma e quali sono i mezzi a disposizione degli operatori? Ritiene sufficienti le risorse di cui dispone?

Riprendendo quanto già detto, l'Amministrazione Comunale ha molto investito nella Polizia Municipale attraverso una nuova e funzionale Sede, la dotazioni di armi dopo un adeguato corso presso la Scuola di Polizia di Stato di Senigallia e un graduale ricambio dei veicoli in dotazione che si dovrebbe concludere nell'anno in corso e forse una nuova sala operativa, mentre non è al massimo la situazione del personale dove sono risultate senz'altro condizionanti le restrizioni statali e il blocco delle assunzioni , ma la mancanza di concorsi per alcuni lustri ha portato l'età media dei componenti il Corpo di P.M. a circa 50 anni, con imminenti pensionamenti ad iniziare già da questo anno. Comunque attualmente la situazione è la seguente:

Personale
1 Comandante, 1 V.ce Com.te, 2 Ufficiali, 15 sottoufficiali, 6 Agenti (tot. 25 VV.UU). Inoltre fanno parte del Settore Polizia Municipale n. 4 Vigili Ausiliari, n. 2 Amministrativi e n. 3 operai del servizio segnaletica stradale.

Mezzi in dotazione
11 autoveicoli, 6 motoveicoli, un autovelox per rilevamenti diurni e notturni, un etilometro, un rilevatore di micro cip per controllo anagrafe canina.



Quali sono le attività che ritiene prioritarie nell'organizzare il lavoro all'interno del suo comando?
Stare vicini alla gente, dare risposte certe e veloci alle loro richieste di aiuto e/o intervento, saper individuare i punti critici e le problematiche del territorio dove si opera, cercando di risolverle nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile: sono i punti fermi su cui cerco di organizzare e programmare le attività all'interno del mio Comando e per far questo occorre un impegno costante per migliorare la nostra professionalità e disponibilità, non dimenticando di prestare la dovuta attenzione alla cura dell'immagine.



Per quanto riguarda le rilevazioni delle infrazioni al Codice della Strada, vi affidate anche ad apparecchi per il rilevamento automatico? Cosa ne pensa delle polemiche recentemente scoppiate sull'uso di Photo-red o altri apparecchi?
La P.M. Osimana è da anni dotata di apparecchiature elettroniche per il rilevamento di alcune infrazioni al C.d.S. e soprattutto siamo stati tra i primi in Italia a gestire le apparecchiature per il rilevamento del passaggio con il rosso negli impianti semaforici e forse tra i primi a doverle togliere, quasi per disperazione, sommersi dai ricorsi e dalle mille interpretazione contrastanti delle A.G. oltre che dalle continue esternazioni tecniche di funzionari dei ministeri competenti che hanno reso praticamente impossibile operare con tranquillità e sicurezza. Personalmente non credo che le ditte produttrici delle suddette apparecchiature potessero intervenire sulla durata del giallo per incamerare in modo fraudolento le loro spettanze e questo per due motivi essenziali:
1. la lunghezza di durata del giallo è calcolata dal progettista dell'impianto semaforico ed è condizionata soprattutto dalla grandezza dell'intersezione (e quindi dal tempo necessario per attraversarla in sicurezza) e dalle strade che hanno priorità sulle altre;
2. normalmente alle ditte fornitrici spetta come compenso una parte dell'importo delle sanzioni accertate, ma solo su quelle effettivamente incassate e quindi non è loro interesse far in modo che si accerti una miriade incontrollabile di violazioni che prima o poi porteranno ad attacchi violenti da parte dei mas media e quindi dei cittadini e alla fine ad un enorme contenzioso tutt'altro che remunerativo.
Per ora, comunque, mi risultano solo attacchi giornalistici ed inizi di procedimenti penali, ma nessuna condanna per azioni fraudolenti ne sentenze le cui motivazioni toccassero essenzialmente il funzionamento tecnico degli impianti. Personalmente credo che le suddette apparecchiature, d'altronde previste dallo stesso C.d.S., se usate correttamente e in funzione più preventiva che repressiva, possono attuare un controllo del territorio in modo così vasto e contemporaneo che le pattuglie da sole non lo potranno mai fare. Sono anche d'accordo, però, con il Comandante di Cattolica quando dice che la sicurezza stradale si può ottenere con interventi strutturali che eliminino i problemi e le criticità esistenti sulle strade ( come per es. le rotatorie), ma penso ancor di più che utilizzare contemporaneamente e con intelligenza, le modalità operative su esposte:
· maggiore presenza di pattuglie sul territorio;
· utilizzo della migliore tecnologia disponibile sul mercato, ovviamente debitamente omologata;
· interventi strutturali sulle strade per eliminarvi i punti critici,
sia la cosa migliore da fare e senz'altro la più produttiva.



Il momento della Polizia Municipale è storicamente assai difficile. Le istituzioni le chiedono sempre di più ma poi la lasciano da sola a difendersi dagli attacchi che piovono da stampa, comitati di consumatori ecc. Ed anche dal punto di vista legislativo, le recenti novità apportate al Codice della Strada paiono voler screditare i controlli su strada. Voi che rapporto sentite di avere con la vostra cittadinanza? Quanto è importante curare l'immagine e far conoscere e comprendere il proprio lavoro?
Sono entrato nella Polizia Municipale quando si facevano le ultime battaglie per la nostra legge quadro n. 65/86 e da allora si continua a fare un passo in avanti e due indietro. Basti pensare che subito dopo quella legge, tanto per fare esempio, in una modifica al codice di procedura penale venivamo ancora classificati guardie comunali e stabilito che eravamo P.G. solo nelle ore di servizio e qui volutamente mi fermo per non entrare in inutili elucubrazioni senza fine.
La realtà è che la Polizia Locale continua ad operare nell'incertezza delle proprie effettive competenze ( fa comodo a molti) e del suo futuro e a livello nazionale (ma anche locale) non riesce a curare la propria immagine così come fanno molto bene, invece, le altre forze di Polizia. Ma qui, forse, sta proprio il nocciolo della questione: la Polizia Locale è frammentata in una miriade di medio-piccoli comuni che da soli non riescono a far fronte alle necessità di una moderna polizia e ancor di meno hanno la possibilità, la capacità (e il tempo) di curare l'immagine e far conoscere e comprendere il proprio lavoro (basta vedere cosa sta succedendo in questi giorni: ce ne dicono di tutti i colori, accanendosi in un modo a dir poco sospetto, ma quante voci si levano a nostra difesa? E si che nella cronaca nera, e in modo molto più eclatante, non mi sembra che ci sia finita la Polizia Municipale in questi ultimi anni!) ; ecco quindi la necessità di unire le forze spingendo per la nascita di consorzi, unioni di servizi ecc. e di far impegnare sempre di più le regioni nel coordinamento delle polizie locali, nella programmazione operativa e nella cura dell'immagine( Il mio sogno nel cassetto è comunque la nascita della Polizia Regionale all'interno di una ristrutturazione globale delle Polizie presenti nel territorio nazionale; ma ho paura che rimarrà pura utopia per molto tempo e forse per sempre.. Troppi sono gli interessi che si andrebbero a toccare!).
Nella realtà osimana , grazie alla continua dimostrazione di professionalità e disponibilità, il rapporto con la cittadinanza è sufficientemente buono e di reciproco rispetto.



Anche il vostro territorio, come ormai in qualsiasi parte d'Italia, è interessata da episodi di criminalità. Durante le festività, infatti, sul territorio di Osimo si sono verificate diverse rapine. Ritiene più giusto investire in videosorveglianza, come ormai va molto di moda, o aumentare la presenza sul territorio?

Come ho già detto, le due cose possono, anzi devono convivere. La presenza di pattuglie sul territorio rimane sempre indispensabile, ma il loro lavoro risulterà molto più valido se supportato dalle tecnologie attualmente a disposizione che permettono un controllo più assiduo, costante e contemporaneo di vaste zone del territorio stesso.



Cosa pensa dei Comuni del Trevigiano che, attraverso un artificio come la tutela delle strutture di proprietà comunale, hanno delegato la Polizia Privata al pattugliamento notturno del territorio?
Che un po' ce lo siamo voluto noi e se non ci sbrighiamo a presentarci uniti e con le idee ben chiare su quello che vogliamo fare da grandi...saremo fortunati se in futuro ci faranno fare gli assistenti sociali ( con tutto il dovuto rispetto per loro)!
Le altre forze di polizie ci scippano in continuazione le nostre storiche competenze e parecchi di noi scimmiottano le competenze delle Polizie di Stato senza pensare che dietro non abbiamo ne la loro organizzazione ne le istituzioni che bene o male gli danno una mano. In questo bel marasma è normale che possa succedere quello che è successo nei Comuni del Trevigiano o , per chi se lo ricorda, che il Prefetto di una provincia umbra limiti l'operato della P.M. sulle strade in modo così.. poco edificante per la nostra categoria, o che programmi televisivi colpiscano genericamente nel mucchio (senza accertarsi se ci sono procedimenti in corso o prove certe), non pensando minimamente ai danni e ai problemi che provocano a chi tutte le mattine sta sulla strada cercando di far rispettare norme che diventano poi di libera interpretazione da parte delle autorità giudicanti e di continue esternazioni da parte di Funzionari dei vari Ministeri competenti, dopo che loro stessi hanno dato le omologazioni ai vari Photored, T-Red, autovelox ecc... Chi sbaglia è giusto che paghi (tutti però), ma non mettiamo alla berlina intere categorie di lavoratori! Mi dispiace dirlo, ma ultimamente non riesco più a capire a che gioco si sta giocando!!!



Ci parli infine un po' di lei, della sua formazione e delle sue esperienze professionali.
Dopo la Laurea in Scienze Politiche -Economiche e una breve esperienza come responsabile commerciale di zona nel ramo del mobile, sono entrato nel Corpo di Polizia Municipale della Città di Osimo nel marzo1984 quale vincitore del concorso per Vice Comandante; nell'anno 2000 sono nominato Comandante, con attribuzione di Posizione Organizzativa.
Nel 1994 partecipo al I° Corso post - universitario, conseguendo il relativo Diploma, per Responsabili dei Corpi di Polizia Municipale, organizzato dall'ANCUPM in collaborazione dell'ANCI e dell'Università degli Studi di Trento.
Nel 1997 partecipo al Training di formazione all'esercizio del ruolo di formatori destinato al personale del settore P.M. per un totale di 60 ore di formazione organizzato dalla regione Marche.
Dal 1992 faccio parte del Corpo Docenti della Scuola Regionale di Formazione per nuovi assunti nella Polizia Municipale della Regione Marche per le materie di Infortunistica Stradale e Polizia Giudiziaria. Contemporaneamente ho ricevuto la nomina a docente per corsi di Infortunistica Stradale da parte di vari enti e Associazioni.
Uno dei miei più grossi impegni sin dall'inizio, comunque, è stato quello dell'organizzazione di corsi e convegni sull'educazione stradale e alla legalità, che penso siano i punti fermi da cui partire per migliorare la sicurezza stradale ed il rispetto della legalità.



Terminiamo il nostro incontro ringraziando il Comandante,
Magg. GALASSI,
chiedendogli di inviare un saluto ai nostri lettori.
Con vero piacere invio un saluto a tutti i vostri lettori e un augurio che questo momento "nero", sia per le Polizie Locali che per tutti gli italiani, finisca presto e che ci sia un futuro migliore per tutti (la nostra categoria e il popolo italiano tutto, ha superato situazioni peggiori, supererà anche questo momento).


Mavino Michele

In allegato l'inserto da collezionare.


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